Lunedì, 25 Novembre 2024
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Recensione del Saggio spettacolo l'11 luglio 2015 al Teatro Costanzi di Roma

I parte

Apre lo spettacolo la Dvořák Suite, per la corografia di Gheorghe Iancu. Un balletto che molto spesso viene messo in secondo piano ma che il suo estremo dinamismo e spensieratezza rendono uno dei pezzi di danza classica più emozionanti e coinvolgenti di sempre.

Illuminazione e costumi dai toni pastello hanno caratterizzata questa coreografia che ha impegnato tutti gli allievi dal primo anno ai diplomandi. Una girandola dai toni morbidi che ha tenuta alta l'attenzione del pubblico fino all'ultimo inchino.

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Recensione di Fiori per Algernon in scena alla Libreria Libri Necessari il 15, 22 e 29 giugno 2015

Charlie Gordon è un ragazzo ritardato che lava i pavimenti di una fabbrica, vive in una pensione, pensa di avere degli amici ed una vita tranquilla e anche divertente.

Qualcosa cambierà però l'esistenza di Charlie, suo malgrado diventerà la cavia di un esperimento e conoscerà la cavia da laboratorio Algernon.

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Recensione di Coppia aperta, quasi spalancata in scena la teatro Kopó dal 2 al 5 luglio 2015

Al centro di questa brillante commedia troviamo la storia di Antonia, 38 anni, madre e moglie casalinga, ossessionata dai continui tradimenti del marito, un affascinante intellettuale di sinistra, abile oratore, sempre pronto a far passare le sue scappatelle come un qualcosa di normale all’interno di una coppia sposata da tanti anni. A nulla servono i vari tentativi di suicidio di Antonia (ben tre in un solo mese), l'unica soluzione trovata da suo marito sembra essere la “coppia aperta”. Riuscire a ritrovare la femminilità perduta non sarà un gioco da ragazzi per la povera donna, ma grazie all'aiuto di suo figlio ed alla sua forza di volontà le cose sembrano migliorare.

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Recensione Xenofilia in scena il 21 – 22 – 25 giugno 2015 al Fringe Festival



                                                                                                               Extraterrestre portami via
                                                                                                               voglio una stella che sia tutta mia
                                                                                                               extraterrestre vienimi a cercare
                                                                                                               voglio un pianeta su cui ricominciare

                                                                                                               (Extraterrestre, Eugenio Finardi, 1978)

Un angelo della morte consente un ultimo viaggio nei sogni, nei ricordi e nei desideri di Margherita, prima di portarla via con se.

Un angelo che ha come ultimo scopo quello d'imparare dalla bambola di Margherita, regalo del nonno, il silenzio.

Il suo compito è imparare la lingua di chi muore per regalare un ultimo viaggio nella vita, forse chiuso nell'impossibilità di essere se stesso come tutti noi.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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