Lunedì, 25 Novembre 2024
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REPORTAGE TEATRI DI VETRO 9. La comunità che viene. 1-15 novembre 2015

#andiamoateatro

LA BEATITUDINE in scena al Teatro Vascello il 2 novembre 2015


In LA BEATITUDINE di FIBRE PARALLELE i temi emergono lampanti ed urgenti: la famiglia, la coppia e i figli che non sono nati. Il gioco è incestuoso e psicologico. Una coppia che non riesce ad avere un figlio e una madre che al figlio con la distrofia muscolare è fin troppo saldamente legata. Due coppie che non comunicano e che cercano nell'isolamento individuale la soluzione ai problemi, la coppia attraverso il manichino del figlio che non hanno avuto e la madre facendo costruire un ascensore per il figlio con la sedia a rotelle.

 

Inizia il dipanarsi della vicenda con un gioco di ruoli tra realtà finzione e irrealtà fagocitando tutto ciò che ci circonda per dargli nuova forma allo scopo di poter toccare anche solo per un istante quello stato d’estasi emotiva dell'animo e fisica delle carni che da sempre va sotto il nome di "beatitudine".
Lietmotiv della messa in scena è il pastore che campa spacciandosi per mago Cosma Damiano che, unico sopravvissuto alla distruzione finale, emergerà dalle macerie di due storie parallele e complementari aprendo in conclusione un ultimo varco tra realtà e sogno e come in una fiaba raccontarci la "morale" di tutto. Dalla presentazione in piedi al pubblico alla spogliazione finale, che culmina in un commovente ballo di miserie e carni tremule.
La promessa iniziale è di uno sconvolgimento emotivo.I discorsi di ciascun personaggio si preparano ad una discesa negli inferi e ad uno svelamento totale, sventolando la bandiera di un pudore che copre in parte le parti intime. La compagnia è composta da attori di indubbia levatura che già in passato ci aveva fatto vivere momenti di disgusto, commozione e liberazione e che anche oggi ci regala immagini commoventi.

 

LA BEATITUDINE

di Riccardo Spagnulo

regia Licia Lanera
di Licia Lanera e Riccardo Spagnulo
drammaturgia Riccardo Spagnulo                                                                                

con Mino Decataldo, Danilo Giuva, Licia Lanera, Riccardo Spagnulo, Lucia Zotti
luci Vincent Longuemare
assistente alla regia Ilaria Martinelli
organizzazione Antonella Dipierro
tecnico di palco Amedeo Russi
regia e spazio Licia Lanera
produzione Fibre Parallele
coproduzione Festival delle Colline Torinesi, CO&MA Soc. Coop. Costing & Management
e con il sostegno di Consorzio Teatri di Bari - Nuovo Teatro Abeliano

 

 

SCROOGE. Studio per DISCORSO VERDE in scena al Teatro Vascello il 3 novembre 2015

 

SCROOGE di FANNY & ALEXANDER è una performance articolata che vede in scena Emanuele Wiltsch Barberio al suono, Marco Cavalcoli mediattore e la vocalist Chiara Lagani. Forti in scena sono le immagini di ZAPRUDERfilmmakersgroup.
Tutti e quattro i performer guidano la macchina ben collaudata di Srooge che altera lo spazio e la percezione dello spettatore. Il doppiaggio dissonante di un papero che è un po’ Paperon De’ Paperoni, un po’ Scrooge e un po’ Silvio Berlusconi, ci porta in trance. Il denaro nell’arte e l’arte del denaro, il denaro nell’arte del denaro si ripete e ripete quasi come una formula magica per l’esistenza. Fanny & Alexander rende lo specchio assordante, ce lo impone davanti e ci lascia con un’unica risposta: circolazione, il denaro deve circolare per pungolare e sostentare la cultura, il denaro non si deve conservare.

 

SCROOGE. Studio per DISCORSO VERDE

con / with Marco Cavalcoli
vocalist Chiara Lagani
live electronics Emanuele Wiltsch Barberio                                                     
ideazione / concept Luigi De Angelis e Chiara Lagani                                   
drammaturgia / dramaturgy e costumi Chiara Lagani
progetto sonoro / sound project, musiche Emanuele Wiltsch Barberio
Abat-jour by ZAPRUDERfilmmakersgroup
scene / set Nicola Fagnani
regia / direction Luigi De Angelis
Organizzazione e logistica Fabio Sbaraglia
amministrazione Debora Pazienza
sottotitoli Sergio Carioli
produzione E / Fanny & Alexander
si ringraziano Sergio Carioli, Marco Rea, Giancarlo Sessa

 

 

DIARI DAL DILUVIO. Uscire dalla vasca in scena al Teatro Vascello il 4 novembre 2015

 

Simone Amendola, Valerio Malorni e il clarinetto di Paolo Rocca condividono con il pubblico il diario di un anno di turnèe con lo spettacolo 'L'uomo nel diluvio’. Per chi lo spettacolo non lo avesse visto un anno nel diluvio ti lascia la carta straccia. Questo sarebbe il primo passo di un film-documentario che stanno montando. Ne mostrano alcune clip, ci raccontano episodi e impressioni di un paese molto lungo, dal nord al sud, dall’Arca alla Zetema, un paese tenuto insieme più dai problemi che dalle soluzioni, dalle domande più che dai fatti, che meno esiste Dio più esisti Tu. Costruiscono un racconto, un film, con una Go-Pro montata su un remo di legno. Sette milioni e mezzo di persone in fuga nel mondo, nella vasca ci sono solo io.
Ci lasciamo cullare dalle onde della canzone di Modugno ‘Amara terra mia’ sperando che possa ma non debba piovere per sempre. L’ironia di Malorni e Amendola si salverà da questa crisi della fuga.

 

DIARI DAL DILUVIO. Uscire dalla vasca

di e con Simone Amendola e Valerio Malorni

Sonorizzazione live Paolo Rocca

 

 

ASCOLTATE! Cartoline a Roma in scena al Teatro Vascello il 5 novembre 2015

 

ASCOLTATE! Cartoline a Roma dei Menoventi anteprima mondiale ai Teatri di Vetro. La città eterna vista dai turisti. Un resoconto su Roma da una comunità che forse non avevamo considerato. Per un turista Roma può essere come Rovaniemi per un italiano, ci si aspetta balocchi e leccornie e si riceve in cambio la deificazione del cliché: Buongiorno Italia! pizza spaghetti! O sole mio!
Più che un’analisi attenta su quel che pensa il turista di Roma, interessante è lo sguardo di chi in un altro pezzo di mondo guardando La Grande Bellezza di Sorrentino decide di seguire l’itinerario che il film tra le righe suggerisce. Sentirsi coinvolti in prima persona è facile, quante volte siamo rimasti delusi da un posto, dalle persone di quel posto? Il turismo è un mercato e prende il testimone di questa merce chi sale sul treno; il biglietto sarà comprensivo delle aspettative, ci si augura che visti i low cost di questi tempi anche l’ansia di vedere con il terzo occhio di Shiva durante un viaggio in India si riduca notevolmente. Stimolante è lo spunto che regalano i Menoventi, semplice e naturale in scena Consuelo Battiston.

 

   ASCOLTATE! Cartoline a Roma                                                                        

   di Gianni Farina e Consuelo Battiston regia di Gianni Farina
   con Consuelo Battiston
   e con i contributi di Luigi Dadina e Vittorio Giacopini
   progetto sonoro di Mirto Baliani
   scene di Laura Bulzaga
   raccolta del materiale, interviste e traduzioni a cura di Beatrice Buzi e Ludovico Orsini Baroni
   organizzazione Neera Pieri
   una coproduzione Teatri di Vetro/E-production

 

 

TRATTATO DI ECONOMIA. Coreocabaret confusionale sulla dimensione economica dell'esistenza in scena al Teatro Vascello il 7 novembre 2015

 

Prendere in giro la propria ignoranza rispetto all'economia e rivendicarne il diritto, Andrea Cosentino e Roberto Castello come due bambini inventano soluzioni irrazionali e magiche per un mondo proprio senza quel mostro. Prendono in giro le forme di teatro. Si sente forte la gioia di comunicare, i due artisti si prendono in giro e ci prendono in giro nella nostra nicchia di teatranti o spettatori colti di un teatro di ricerca, teatro che sembra essere così lontano dal mondo reale. Parlano di economia senza farne una lectio magistralis, ci divertono e ci fanno pensare, una denuncia che sa di non essere in grado di essere vera denuncia proprio perchè l’economia con i suoi tecnicismi non permette a chi non ne è parte trainante di poterne parlare veramente. Ai due "comici" non rimane altro che giocare come i bambini a fare le pernacchie al mondo dei soldi e a immaginarne uno dove non c'è più denaro.
Esilarante la parentesi sui tipi di teatro e i registri artistici.

 

TRATTATO DI ECONOMIA. Coreocabaret confusionale sulla dimensione economica dell'esistenza   interpreti ROBERTO CASTELLO, ANDREA COSENTINO

assistente ALESSANDRA MORETTI
produzione ALDES
con il sostegno di MIBACT/Direzione Generale Spettacolo dal vivo, REGIONE TOSCANA/Sistema Regionale dello Spettacolo

 

 

 

 


LA BELLEZZA TI STUPIRA' in scena a Carrozzerie N.O.T il 10 novembre 2015

 

Sostenuti dalla musica di un violoncello “gli umili della strada” prendono uno ad uno i loro cappotti invernali e cominciano a scorrere in un'insolita sfilata. Come un popolo che si muove tutto insieme questi uomini ai margini saranno i protagonisti di un momento poetico ed emozionante.
I movimenti sono lenti e dilatati come lento e dilatato oltre che dilaniante per alcuni è il tempo di chi non ha niente se non il freddo addosso. I volti e le storie si accavallano nello schermo, racconti di vite frantumate, difficili, sospese, violente. Sono storie dure e vere. Enzo Cosimi, in questo spaccato di storie, ispirato all'opera di Beuys decide di ribaltare le beauty-centered rules del guardare contemporaneo e sceglie di mettere al centro della scena un mondo logorato e fragile.
Lo spettacolo-non spettacolo condotto con sensibilità estetica, riesce a raccontare, senza retorica e con estrema sincerità, la condizione di solitudine e malessere di alcune vicende umane. Quanta bellezza ci può essere dietro gli occhi di qualcuno che non conosci.
regia di Enzo Cosimi con il sostegno della Fondazione Progetto Arca Onlus è il risultato di un laboratorio condotto dal regista con alcuni volontari.

 

   LA BELLEZZA TI STUPIRA'

 

   Di Enzo Cosimi

 

   regia, video e coreografia Enzo Cosimi                                                    

   costumi Fabio Quaranta
   disegno luci Gianni Staropoli
   assistente ai costumi Alma Libera Uggeri
   violoncello Flavia Passigli
   con la partecipazione dei cittadini
   organizzazione
   Flavia Passigli
   produzione
   compagnia enzo cosimi
   MIBACT
   Cagliari Capitale Italiana Della Cultura 2015

 

TO CELEBRATE in scena a Carrozzeria N.O.T il 12 novembre 2015

 

TO CELEBRATE di CATTIVELLI/SANTORO per celebrare l’ipnosi del gesto ci sono coriandoli, due sedie, due libri e due donne. Una musica latino americana e delle percussioni cadenzano il movimento. Il movimento è ad andamento lento e preciso, sembra quasi voglia cullare, una giostra di pensieri a servizio dello spettatore. Si vuole riuscire a carpirne il segreto, queste due meravigliose artiste, da cui non si riesce a staccare gli occhi nonostante la replica infinita, vogliono svelarci un segreto, e questo è di importanza vitale. Il carattere con cui danzano, il loro rapporto con il libro ha cura museale. Se si supera la fase di scetticismo iniziale, che c’è perché meccanicamente la mente si contrappone alle viscere chiedendo riscontri pragmatici e puntuali, si è obbligati a vivere altre dimensioni. Non si deve capire, per questo spettacolo non ci vuole una laurea, ce ne vogliono tre di cui una in risveglio dell’anima sopita nel flusso ripetitivo del quotidiano.

 

Debutta a Teatri di Vetro 9
To Celebrate
A cura di CANE – Daniela Cattivelli, Federica Santoro                                                                                                           
Coproduzione Teatri di Vetro, Associazione Culturale Biancofango, CANE / Daniela Cattivelli, Federica Santoro.
Residenza Artistica presso Kollatino Underground, Roma



Noemi Forte
22 novembre 2015

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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