Giovedì, 20 Febbraio 2025
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Compagni di Scuola, liberamente ispirato al celebre film di Carlo Verdone, diventa uno spettacolo teatrale in scena al Nuovo Teatro Orione di Roma dal 13 febbraio al 9 marzo 2025.
Diretto da Giancarlo Fares e prodotto da Lea Production, l’adattamento di Sara Valerio porta sul palco una commedia che mescola nostalgia, ironia e riflessioni sull’amicizia e sul tempo.
Nel cast, Stefano Ambrogi, Emy Bergamo, Sara Valerio, Gigi Palla, Marco Blanchi, Annalisa Favetti, Leonardo Bocci, Mattea Cirillo, Stefano Thermes, Pietro Romano e Marta Gagliardi.
A più di trent’anni dalla sua uscita, Compagni di Scuola il film rimane un caposaldo della commedia italiana. La sua brillante sceneggiatura, ricca di dialoghi irriverenti e personaggi indimenticabili, ha saputo conquistare generazioni di spettatori, capaci di riconoscersi nelle dinamiche universali e nei temi legati alla crescita e all’identità. Ciò che ha reso Compagni di Scuola un successo duraturo è la capacità di unire comicità e riflessione in modo autentico. La forza del film risiede nella capacità di mescolare comicità e riflessione, raccontando amicizie al capolinea, sogni infranti e un’Italia in evoluzione, senza mai rinunciare a un umorismo capace di strappare un sorriso anche nei momenti più amari. A distanza di decenni, Compagni di Scuola resta un film che parla alle nuove generazioni, che continuano a scoprire e apprezzare il modo in cui vengono raccontate le sfumature della vita, rendendo ogni risata un piccolo momento di consapevolezza.

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Alzi la mano chi non rimanda spesso delle azioni: un problema scomodo o qualsiasi altra cosa che preferiamo evitare per dedicarci ad altro. Procastinare è una delle azioni non motorie che più caratterizzano l’essere umano moderno.  L’impegno gravoso spesso si accantona con un laconico: “ci pensiamo domani”. Ed è proprio questo il titolo del nuovo spettacolo de I Centouno che saranno al Teatro Golden dal 20 febbraio al 2 marzo 2025. Luca Latino, Flavio Moscatelli, Ezio Passacantilli, Francesca Anna Bellucci  saranno i protagonisti assoluti di questa commedia travolgente ed esilarante: "Ci pensiamo domani", come se il domani non esistesse, che filosoficamente è anche vero; però poi il domani puntualmente si presenta alle spalle e ci prende a schiaffi sulla nuca. A quel punto non c’è altro da fare, dobbiamo prenderci delle responsabilità.

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Approda al Teatro de’ Servi dal 4 al 16 febbraio, SCEMI DI GUERRA, un’epica commedia militare scritta e diretta da Edoardo La Rosa.

 Scemi di Guerra racconta di tre soldati eccentrici e apparentemente incompatibili. Ognuno di loro ha paure e principi differenti, ma un imprescindibile compito li unisce: difendere la loro postazione, a costo della vita. John, William e Charlie sono l’avamposto di un reparto, decimato da un attacco nemico di cui non viene mai svelata l’identità. Scemi Di Guerra è un susseguirsi di eventi e reazioni grottesche che si intensificano con l’arrivo inaspettato di un quarto soldato. L’intrecciarsi delle vite di tre soldati qualunque, partiti con motivazioni differenti, che si trovano ad affrontare quella che potrebbe essere la loro ultima missione.

 

redazione 

29 gennaio 2025

 

 

informazioni

Alt Academy Produzioni

presenta

SCEMI DI GUERRA

UN'EPICA COMMEDIA MILITARE

scritto e diretto da Edoardo La Rosa

con Eugenio Banella, Federico Capponi, Edoardo La Rosa, Filippo Maria Macchiusi

 

DAL 4 AL 16 FEBBRAIO

TEATRO DE’ SERVI-ROMA

Alt Academy Produzioni

presenta

SCEMI DI GUERRA

UN'EPICA COMMEDIA MILITARE

scritto e diretto da Edoardo La Rosa

con Eugenio Banella, Federico Capponi, Edoardo La Rosa, Filippo Maria Macchiusi

 

DAL 4 AL 16 FEBBRAIO

TEATRO DE’ SERVI-ROMA

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La Storia è sempre stata declinata solo al maschile: i personaggi femminili, escluse poche eccezioni, si conoscono costantemente accanto ai più celebri nomi maschili.

Si tratta, a un primo livello, di un problema storiografico, ma, più approfonditamente, di un problema sociale. La necessità di raccontare gli eventi del passato e della Storia, costitutivi del presente, tramite le gesta eroiche di soli uomini eroici è un punto nevralgico ancora straordinariamente attuale. Le donne sono sempre state identificate con la fragilità, la debolezza, il limite. La realtà, come con straordinaria forza da secoli si vuole dimostrare, riconquistando per le donne lo spazio storico, letterario, storiografico che a loro appartiene, è ben diversa.

Il periodo storico su cui lo spettacolo pone la propria gentile lente d’ingrandimento è il Risorgimento italiano, movimento ideologico e letterario che portò al conseguimento dell’Unità nazionale. Dai libri di Storia apprendiamo le vite di Mazzini, Garibaldi, Armellini, Saffi, Mameli e altri importanti nomi di celebri patrioti.

Ma il Risorgimento, in realtà, come ogni pagina della Storia del Mondo, non è stato fatto solo da uomini straordinari, ma anche da donne straordinarie, nella maggior parte dei casi dimenticate dalla memoria storica.

Eppure, la loro presenza era sorprendente: donne di ogni estrazione e provenienza sociale, nobili, borghesi, popolane, contadine di tutte le regioni d’Italia si scoprirono appassionate di politica e libertà, abolirono le loro differenze di classe e combatterono insieme per un obiettivo comune. Le donne fecero risorgere l’Italia e l’Italia face risorgere le donne. Senza rinnegare il ruolo di madri, mogli, compagne, sorelle, non vollero rispettare i destini a loro riservati dalla tradizione: volevano partecipare! E le loro idee si rivelarono decisive in molte situazioni. La prima bandiera italiana fu esposta alle finestre da Maddalena Montalban Comello, la camicia rossa di Garibaldi è stata ideata e fatta cucire da Anita, Bianca Milesi Moyon inventò il codice segreto per i messaggi tra i cospiratori, e furono centinaia le donne che sacrificarono la loro vita per l’ideale dell’Italia unita e libera.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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