Recensione dello spettacolo A spasso con Daisy, di Alfred Uhry. Con Milena Vukotic, Salvatore Marino e Maximilian Nisi. Regia di Guglielmo Ferro. In scena al Teatro Quirino dal 30 aprile al 5 maggio 2024
Scorbutica, intransigente, severa. Rigidamente fedele alle sue abitudini e al suo credo. Daisy Werthan ( Milena Vukotic), anziana e benestante signora ebrea, vedova, è perfettamente in grado di pensare a se stessa e non vuole nessun aiuto, nonostante le insistenze di suo figlio Boolie ( Maximilian Nisi), dirigente di fabbrica, ad affiancarle qualcuno che le faccia anche da autista. Hoke Colburn ( Salvatore Marino) signore di colore di mezza età, disoccupato da diversi mesi, dal carattere brillante e schietto, sembra essere la persona “giusta” da ingaggiare. Il rapporto tra la signora Werthan e Hoke inizia decisamente in salita, sviluppandosi fin da subito per opposti e contrasti, dove ognuno è la forza antagonista dell’altro. Non è facile per il sign. Colburn sopravvivere alla inospitalità di Daisy, nonostante la rigidità dell’anziana signora sembra mostrare più di qualche malcelata crepa, dalle cui fessurazioni si intravvede un passato difficile che ha indurito solo l’involucro esterno del carattere, come a voler proteggere la delicatezza del cuore. Ed è proprio a partire dalle risonanze delle loro storie che i due gradualmente si potranno riconoscere nell’altro.
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