Recensione del film “Biancaneve” al cinema dal 20 marzo 2025
Un film senza personalità. Che cerca di trovare un punto d’incontro tra il politically correct e la tradizione senza riuscire nell’impresa. Questo il sunto della stragrande maggioranza delle recensioni che in questi giorni stanno popolando il web sul film Biancaneve. Le stroncature sul live action della Disney ha spento l’entusiasmo fra il pubblico e al botteghino si prospettano incassi da record, ma in negativo. Anche se i dati aggiornati ad oggi vedono il film dominare il box office, dopo tre giorni di programmazione, il film ha raggiunto un totale di 2.227.579 euro.
Il cartone di Biancaneve, uscito per volere di Walt Disney nel 1937 rappresentò una vera e propria rivoluzione per gli standard dell’epoca, tanto che inizialmente in molti furono scettici sul buon risultato dell’opera. Con un budget di 1,5 milioni di dollari, tutti i personaggi, tranne i sette nani, furono stilizzati e animati con la tecnica del rotoscopio che prevedeva il ricalco fotogramma per fotogramma su una pellicola su cui erano stati filmati degli attori veri, in carne e ossa. Insomma un film animato rivoluzionario, che ha dato il via a una nuova era. Un classico con il quale risulta difficile il confronto. Le vie da prendere per un possibile remake in live action sono due, una replica fedele dell’originale o il tentativo di attualizzare la storia.
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