Recensione dello spettacolo Un marito ideale in scena al Teatro Vittoria dal 12 al 29 novembre 2015
La prima volta che "Un marito ideale" è andato in scena era il 1895: con la sua scrittura leggera eppure carica di significati e sentimenti, e con quella vena d'ironia e di umorismo con cui Wilde solo sapeva scherzare su argomenti seri se non scottanti che caratterizzavano già la società londinese, la commedia riscosse il meritato successo. Il grande pregio di Wilde infatti, è quello di aver compreso che si poteva dire qualsiasi cosa a un inglese pur di farlo scherzando e lui nei suoi testi presentava al pubblico borghese i problemi di cui la società ottocentesca londinese era afflitta. E' proprio dei testi di Wilde far scaturire una risata, e in "Un marito ideale" il sorriso e a volte il riso non manca anche di fronte alla rappresentazione dei mali e delle tentazioni cui l'uomo è sottoposto. Temi principali che muovono le redini della commedia sono la corruzione politica e l'integrità dei governanti, tematiche quanto mai attuali che la compagnia Umberto Orsini ritrae in modo impeccabile attraverso i personaggi che si alternano sul palcoscenico, dimostrando di aver saputo cogliere in pieno lo spirito leggero e ironico del testo di Wilde.
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