Recensione dello spettacolo La cucina in scena al Teatro Eliseo dal 2 al 20 maggio 2018
Era giovanissimo, Arnold Wesker, quando scrisse La cucina: figlio di immigrati, costretto dal bisogno a lavoretti di ogni tipo, tradurrà la sua esperienza nel campo della ristorazione in questo suo primo capolavoro che riesce a essere affresco storico del periodo – è il 1957 – ma anche paradigma universale dell’esistenza di oggi e di domani. La cucina di un grande ristorante e tutti i marchingegni, non solo utensili ma soprattutto umani, che ne permettono il funzionamento a pieno ritmo sono efficace e impressionante metafora delle dinamiche di potere, dello scontro culturale, dei rapporti interpersonali e della desolazione a cui ci si espone quando si diventa anello di una catena di montaggio che non ammette interruzioni.