Mercoledì, 27 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo La Bohème, in scena al teatro dell'Opera di Roma dal 12 al 24 giugno 2018

 

La Boeheme secondo Ollè: Scompare Parigi, rimane Mimì dalla gelida manina

 

Cancellate tutto ciò che ricordate a proposito de La Boheme. Cancellate Parigi, mettete da parte l’Ottocento e la Scapigliatura con tanto di soffitte, artisti, sospiri e quell’incanto un po’ d’antan della metropoli dai cieli bigi. Estraniati da tutto questo, catapultatevi in un non meglio identificato ammasso di palazzoni periferici in stile Manhattan anni ’80-’90, magari in quella Brooklyn tutta ferro, luci al neon, nebbia e fumi di spirito ben lontana dalla citta de la Tour; datele un tocco di lingua, cadenza e sfumatura francese qui e lì e fate recitare tutti i protagonisti, in abiti contemporanei tipici di una decadenza e di un logorio attuale, con l’originale testo che fu di Giacosa ed Illica, accompagnato dalle memorabili musiche del maestro Puccini: ed ecco La Boheme di Alex Ollè, al teatro Costanzi fino al 24 giugno.

Recensione dello spettacolo Zombie Survival, andato in scena il 17 giugno presso il Teatro Duse di Roma

 

Zombie Survival è un prodotto di difficile definizione, che si staglia nell’esatto punto di fuga di un quadro dalla diverse tonalità. Sarebbe improprio presentarlo a priori come uno spettacolo ma, al contempo, risulterebbe terribilmente riduttivo considerarlo un semplice saggio. Ciò che indubbiamente connota l’oggetto di questa riflessione è il suo riconoscibile carattere sperimentale, in vitale fermento, che continua a crescere persino nel momento stesso in cui viene portato in scena, rendendo gli spettatori partecipi di un processo che normalmente riamane estraneo, confinato nell’iperbolico spazio del lavoro di ideazione e produzione. Contrariamente a molti spettacoli di improvvisazione teatrale, nei quali la scenografia è assente o minimamente accennata, Zombie Survival sorprende anzitutto il pubblico immergendolo in una realtà post-apocalittica dai colori intermittenti e l’acre odoro di fumo.

Recensione dello spettacolo Face to Face, andato in scena nei giorni 1, 2 e 3 giugno presso il Teatro Mr Kaos di Roma

 

Face to Face è una piccola ma corpulenta parabola di stati d’animo, confezionata e fruita in una scatola chiusa, ma è anche una sfida al linguaggio teatrale, alle possibilità evocative di una scena che spezza i canoni del luogo deputato e che si priva dell’ausilio del testo; sfida interessante in un momento storico nel quale il teatro sembra incapace di volerne fare a meno; come del resto sono sempre stati interessanti e avvincenti gli esperimenti dei Fermenti, una delle poche compagnie di improvvisazione teatrale in grado di lavorare sulla narrazione pur non disponendo di un testo, di curare le increspature di carattere dei personaggi pur non conoscendoli fin quando questi non prendono vita sul palco, di strutturare l’intreccio attraverso una squisita combinazione di lacrime e sorrisi, senza che nessuno di questi venga strategicamente indotto.

Recensione dello spettacolo Il piacere è tutto mio al Teatro Sala Umberto dal 29 maggio al 3 giugno 2018

 

Scritto nel 2012 con Max Orfei, Luciano Recano e Stefano Vigilante, Barbara Foria torna in scena a Roma con Il piacere è tutto mio, che vede la regia di Claudio Insegno. Come si evince dallo stesso titolo, lo spettacolo comico affronta alcuni dei temi più cari della Foria: i rapporti tra i generi, soprattutto nella sfera intima e sentimentale.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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