Sabato, 02 Novembre 2024
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Recensione di Teresa santa, puttana e sposa capitolo 5 in scena al Teatro Studio Uno dal 14 al 17 giugno 2018

 

E la fine arrivò anche per Teresa a coronamento di un anno di sforzi registici, logistici e recitativi che hanno fatto ancor più grande il Teatro Studio Uno e regalato a chi ha seguito l’intera vicenda una sfilza di personaggi, invenzioni e situazioni assolutamente indimenticabili. 

In questo ultimo capitolo - intitolato Lo sciopero del canestro e andato in scena il 14 e il 15 giugno - Teresa si trova costretta a fronteggiare l’ennesimo prepotente di turno: stavolta si tratta di forze dell’ordine corrotte, che vogliono relegare tutte le prostitute di Bàia, piccola località marittima che si affaccia sul Mediterraneo, in abitazioni sordide di una squallida zona desolata.

Recensione dello spettacolo La Bohème, in scena al teatro dell'Opera di Roma dal 12 al 24 giugno 2018

 

La Boeheme secondo Ollè: Scompare Parigi, rimane Mimì dalla gelida manina

 

Cancellate tutto ciò che ricordate a proposito de La Boheme. Cancellate Parigi, mettete da parte l’Ottocento e la Scapigliatura con tanto di soffitte, artisti, sospiri e quell’incanto un po’ d’antan della metropoli dai cieli bigi. Estraniati da tutto questo, catapultatevi in un non meglio identificato ammasso di palazzoni periferici in stile Manhattan anni ’80-’90, magari in quella Brooklyn tutta ferro, luci al neon, nebbia e fumi di spirito ben lontana dalla citta de la Tour; datele un tocco di lingua, cadenza e sfumatura francese qui e lì e fate recitare tutti i protagonisti, in abiti contemporanei tipici di una decadenza e di un logorio attuale, con l’originale testo che fu di Giacosa ed Illica, accompagnato dalle memorabili musiche del maestro Puccini: ed ecco La Boheme di Alex Ollè, al teatro Costanzi fino al 24 giugno.

Recensione dello spettacolo Zombie Survival, andato in scena il 17 giugno presso il Teatro Duse di Roma

 

Zombie Survival è un prodotto di difficile definizione, che si staglia nell’esatto punto di fuga di un quadro dalla diverse tonalità. Sarebbe improprio presentarlo a priori come uno spettacolo ma, al contempo, risulterebbe terribilmente riduttivo considerarlo un semplice saggio. Ciò che indubbiamente connota l’oggetto di questa riflessione è il suo riconoscibile carattere sperimentale, in vitale fermento, che continua a crescere persino nel momento stesso in cui viene portato in scena, rendendo gli spettatori partecipi di un processo che normalmente riamane estraneo, confinato nell’iperbolico spazio del lavoro di ideazione e produzione. Contrariamente a molti spettacoli di improvvisazione teatrale, nei quali la scenografia è assente o minimamente accennata, Zombie Survival sorprende anzitutto il pubblico immergendolo in una realtà post-apocalittica dai colori intermittenti e l’acre odoro di fumo.

Recensione dello spettacolo Face to Face, andato in scena nei giorni 1, 2 e 3 giugno presso il Teatro Mr Kaos di Roma

 

Face to Face è una piccola ma corpulenta parabola di stati d’animo, confezionata e fruita in una scatola chiusa, ma è anche una sfida al linguaggio teatrale, alle possibilità evocative di una scena che spezza i canoni del luogo deputato e che si priva dell’ausilio del testo; sfida interessante in un momento storico nel quale il teatro sembra incapace di volerne fare a meno; come del resto sono sempre stati interessanti e avvincenti gli esperimenti dei Fermenti, una delle poche compagnie di improvvisazione teatrale in grado di lavorare sulla narrazione pur non disponendo di un testo, di curare le increspature di carattere dei personaggi pur non conoscendoli fin quando questi non prendono vita sul palco, di strutturare l’intreccio attraverso una squisita combinazione di lacrime e sorrisi, senza che nessuno di questi venga strategicamente indotto.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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