Mercoledì, 27 Novembre 2024
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Recensione dell’installazione sonora “Leave the Kids Alone” di VicoQuartoMazzini, in scena presso La Pelanda di Roma nei giorni 11, 12, 13 e 14 settembre 2018 nell'ambito della Rassegna Short Theatre

 

Il sofisticato interesse che VicoQuartoMazzini, progetto guidato da Michele Altamura e Gabriele Paolocà, da tempo dimostra per le infinite possibili declinazioni dello spazio dà vita a “Leave the Kids Alone”, installazione sonora dall’atmosfera tombale e inquietante, frutto di un attento e curato lavoro di ricerca generatosi attorno al testo “Aeroplani di carta” dell’autrice rumena Elise Wilk. Vincitore del bando di produzione promosso da PAV, Short Theatre e Teatro i nell’ambito di Fabulamundi Playwriting Europe per il sostegno e la promozione della drammaturgia contemporanea in Europa, “Leave the Kids Alone” intravede nella rielaborazione tecnica e artistica degli oggetti il giusto sostegno ad un racconto ipnotico, che nel suo stile surreale, a tratti persino buffo, avvita lentamente attorno al collo del pubblico un cappio amaro e fatale.

Recensione dello spettacolo “Donna di Porto Pim” in scena ai Giardini della Filarmonica il 7 settembre 2018

 

Per salutare gli ultimi canti estivi delle cicale in un’atmosfera onirica profumata di alloro, Appuntamento con Tabucchi: Donna di Porto Pim chiude la rassegna teatrale all’interno del Festival: “ I Solisti del Teatro”. La serata reading è impreziosita dalla interpretazione di Roberto Herlitzka, con l’apporto vocale della cantante Isabella Mangani e della chitarra classica di Felice Zaccheo.

Recensione dello spettacolo Lo stretto indispensabile il  3 settembre 2018 in scena ai Giardini della Filarmonica

 

All’interno della rassegna I solisti del teatro, la pièce di Paola Mammini e Dodi Conti,  interpretata dalla stessa Conti e dai due musicisti Alessio Corasaniti e Carlo Martinelli, sembra iniziare ancor prima dello spegnimento delle luci dei riflettori: appena si entra nello spazio dei Giardini della Filarmonica Romana si intraprende a piedi un percorso suggestivo tra alberi, luci di candele in mezzo ai prati con in alto le stelle ad illuminare la location. Quasi casualmente ci si imbatte nel palco all’aperto dove in quest’atmosfera quasi magica fuori dal tempo, inizia il monologo dell’attrice e autrice Dodi Conti. A farle da spalla i due musicisti che intervallano la parte recitata con brani musicali in armonia con i temi di fondo che ruotano attorno ai paradossi della società globale, individualista e atomizzata, in cui manca prima di tutto il calore umano.

Recensione dello spettacolo Sogno di una notte di mezza estate in scena al Silvano Toti Globe Theatre dall’8 al 26 agosto 2018

 

Tra le commedie shakespeariane è forse la più conosciuta e amata e nella versione di Riccardo Cavallo, in scena al teatro elisabettiano di Villa Borghese, è sinonimo di tradizione e successo garantito. Da quando Sogno di una notte di mezza estate ha debuttato al Globe Theatre, dodici anni fa, file chilometriche al botteghino e applausi interminabili a fine spettacolo omaggiano il regista, recentemente scomparso, e la compagnia di attori eccezionali che, del resto, al Globe non è una novità. 

Così in una notte (quella della prima) quasi di mezza estate, ci si abbandona al sogno, anzi ai sogni dei vari personaggi e ai loro mondi incantati. 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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