Sabato, 02 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo E allora cadi, in scena al teatro dell'Angelo dal 26 al 29 aprile 2018

 

Ieri sera la prima di “E allora cadi” al Teatro dell’Angelo, che si replicherà per ancora altre due serate fino al 29 aprile. L’autore e interprete è Francesco Marioni, giovane romano con un diploma di maturità classica e la frequenza dell’Accademia internazionale di teatro; con la regia e interpretazione di Antonello Avallone. Scene e costumi di Red Bodò.

Recensione dello spettacolo N.E.R.D.s – Sintomi in scena al teatro Brancaccino dal 19 al 22 aprile 2018


Una famiglia apparentemente perfetta con una coppia ottantenne e i suoi quattro figli maschi, Nico, Enri, Robi e Dani festeggiano 50 anni di matrimonio dei genitori. La location scelta per l’evento è un agriturismo con un laghetto di papere (o anatre si chiedono i protagonisti) e la scenografia in sala ripropone il giardino circostante tutto in verde che costituirà lo spazio scenico su cui si muoveranno per tutto il tempo i protagonisti. Uno dei quattro figli sta cercando di comporre un discorso per l’occasione, ma non riesce a trovare parole e concetti: o viene criticato o viene interrotto dai fratelli che lo trovano troppo tendente al metafisico (lo definiscono un discorso sacerdotale, per la precisione).

Recensione dello spettacolo teatrale “Cantico dei Cantici” in scena dal 19 al 22 aprile 2018 al Teatro Vascello - Roma

 

“Liberare da ogni riferimento religioso e interpretativo uno dei testi più antichi e ammalianti della storia”. È questo l’approccio che Roberto Latini usa per il suo adattamento del Cantico dei cantici. Attribuito a re Salomone e scritto intorno al V secolo, è uno degli scritti più lirici e inusuali delle Sacre scritture. Racconta in versi l'amore tra due innamorati, con tenerezza, ma anche con un ardire di toni ricco di sfumature sensuali e immagini erotiche.

Recensione dello spettacolo “Echoes”, in scena al Teatro India dal 19 al 29 Aprile 2018


Donne avviluppate. Nelle spire di un destino, che, ancora oggi, pare ineluttabile. Donne che camminano, come antiche carovane, su un solco già tracciato che conduce sul ciglio di un baratro. Donne racchiuse, cucite, sigillate nel ruolo che vuole essere la loro eterna prigione: quello di vittime.
“Echoes”, testo del 2015 dell’autore inglese Henry Naylor rappresentato per la prima volta in Italia, riporta la voce di due donne, diverse e simili, che attraversa i secoli per ripetere un messaggio, che si perpetua come una eterno eco.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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