Mercoledì, 27 Novembre 2024
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Recensione di Sono partita di sera in scena dal 24 al 27 maggio 2018 al Teatro Lo Spazio

 

A 14 anni dalla morte, avvenuta in circostanze poco chiare il 3 aprile 2004, Betta Cianchini, con la regia di Camilla Piccioni rende omaggio con lo spettacolo Sono partita di sera una delle personalità più rappresentative di una Roma che ormai non c’è più: Gabriella Ferri. Il titolo è tratto da una delle canzoni più malinconiche e autobiografiche dell’artista romana. In scena la Roma popolare, semplice e genuina del quartiere Testaccio nel periodo del Dopoguerra che emerge dal racconto della vita della Ferri e dal repertorio tradizionale di musica folk di cui è stata una delle principali interpreti.

Recensione dello spettacolo Prima di andar via in scena al teatro Piccolo Eliseo dal 9 al 27 maggio 2018

 

Un'apparentemente ordinaria riunione familiare in una delle più consuete dinamiche conviviali: quale migliore occasione per ritrovarsi se non riuniti intorno ad una tavola da pranzo? Voci che si accavallano, alla ricerca di un fugace protagonismo, desiderose di raccontare le storie di un fratello e due sorelle, complici, a tratti pungenti e di genitori gelosi custodi dell’armonia domestica.

Recensione dello spettacolo Autobiografia erotica, in scena al Teatro Off/Off dal 15 al 27 Maggio 2018

 

Un fugace incontro erotico è nella biografia di quasi tutti noi. Poche ore di una frequentazione casuale, minuti di piacere, secondi orgasmici. Una pagina scribacchiata di getto, frettolosamente voltata, coperta dalle risme di fogli compostamente dattiloscritti in cui crediamo di contenere la nostra vita. Eppure, aguzzando lo sguardo, mettendo a fuoco con la lente d’ingrandimento, da quei grafemi veloci escono fuori, come fossero frattali, ramificazioni complesse, radici intricate che si interrano nell’humus più fecondo del terreno della nostra psiche.

Recensione di Arlecchino servitore di due padroni, in scena al Teatro Argentina dal 15 al 20 maggio 2018

 

Giunto a più di duemila repliche, Arlecchino servitore di due padroni torna in scena a Roma al Teatro Argentina. L’arcinoto spettacolo di Goldoni con la regia storica di Strehler ha esordito nel 1947 con il titolo originario: Il servitore di due padroni in cui il protagonista Arlecchino aveva il nome di Truffaldino. Il successo immediato e straripante del taglio dato da Strehler permise a questa commedia di fare il giro del mondo e per rendere più accattivante l’opera, le venne modificato l titolo in Arlecchino, servitore di due padroni. Ma come si spiega tanto successo imperituro nel tempo? L’opera di Goldoni del 1746 presentava già ai tempi dei caratteri rivoluzionari. Goldoni infatti attuò una profonda trasformazione della commedia dell’arte che si basava su maschere fisse e prive di copione: c’era soltanto un canovaccio in cui era riportata sommariamente la trama.

Logoteatroterapia

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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