Sabato, 02 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo Il piacere dell’onestà in scena al Teatro Quirino dal 3 al 22 aprile 2018

 

«È più facile essere un eroe che un gentiluomo. Per essere eroe basta un giorno, gentiluomo devi esserlo tutti i giorni» (Maurizio Setti al Marchese Fabio Colli).


Di uomini onesti se ne trovano pochi, esemplari di rarissima integrità. Sono dei tesori eccezionali, imperdibili, unici e – qualcuno oserebbe dire – anche saggi. Ma la saggezza non va di pari passo con l’educazione, perché “trascende dai suoi convenevoli” (è quanto affermerà Maximilian Nisi alias Maurizio Setti a Tatiana Winteler, alias Maddalena).
Allora che cos’è l’onestà?

Recensione dello spettacolo Gesù aveva la erre moscia, andato in scena al teatro Stabile di Roma dal 6 all'8 aprile 2018

 

«Volevo fare una trilogia di spettacoli che parlassero di personaggi importanti, ma di dubbia esistenza: Shakespeare, Babbo Natale, Gesù… Intanto quindi, uno è fatto. Perché l’erre moscia? Perché me lo sono immaginato così: umano e quindi “difettoso”. È un modo per esplorarlo un po’ meno in quanto Messia e un po’ di più in quanto ragazzo come tutti gli altri. Il mio Gesù ha l’erre moscia, fa battute che non fanno ridere, impara a sputare, gioca a giochi in scatola con gli amici…insomma, fa cose che abbiamo fatto tutti (anche se io ancora non so sputare granché bene)».

Recensione dello spettacolo Trainspotting andato in scena al Teatro Brancaccino dal 5 all' 8 aprile 2018

Dopo il colossale successo del romanzo e del film, arriva anche la versione teatrale di Trainspotting, con un non semplice adattamento di Sandro Mabellini. La pièce teatrale, inserita nell’ambito della rassegna di drammaturgia contemporanea Spazio del racconto, non si discosta molto dalla trama dell’omonimo libro di Irvine Welsh del 1993 ripresa fedelmente nel film Trainspotting di Danny Boyle del 1996 che ha fatto scandalo negli anni Novanta. Protagonisti sono 5 ragazzi di Edimburgo, Mark Renton ha scelto per sé "un'onesta e sincera tossicodipendenza" in modo da non doversi preoccupare del lavoro e delle altre responsabilità, Sick Boy, tutto provocazioni e donne, Begbie, inutilmente violento e alcolizzato, Tommy che diventerà tossicodipendente dopo che Lizzi l’ha lasciato ed Alison che pur avendo una bambina non riesce ad uscire dal giro.

Recensione dello spettacolo Il bacio in scena al Teatro dell’Angelo dal 4 al 15 aprile 2018

 

Dopo due anni di tournée nelle principali città d’Italia, ritorna a Roma lo spettacolo Il Bacio con Barbara De Rossi (qui l'intervista) e Francesco Branchetti che ne ha curato anche la regia e l’adattamento. Pannelli grafici che rappresentano un paesaggio autunnale in un bosco olandese, segnali stradali che indicano le direzioni dei sentieri, una panchina e una donna in solitudine: è questo lo scenario che accoglie lo spettatore all’apertura del sipario. La trama si ispira fedelmente all’omonima opera di Ger Thijis, uno dei più noti autori, attori e registi olandesi del panorama culturale contemporaneo. Narra l’inconsueto incontro tra un uomo e una donna in un bosco. Sul palcoscenico i due personaggi non avranno un nome fino alla fine e senza essersi conosciuti prima diventeranno in poche ore intimi, raccontandosi la loro vita relazionale, lavorativa, le loro sofferenze e le loro insoddisfazioni.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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