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Graham Vick e le sue Nozze di Figaro: l’opera sul potere che divide il pubblico per la sua rivisitazione
Recensione dello spettacolo "Le nozze di figaro" in scena al teatro dell'Opera di Roma dal 30 ottobre al 11 novembre 2018
Un’opera fluida, veloce e dinamica che, anche nella sua rilettura contemporanea e un po’ astratta si fa apprezzare…almeno fino all’ultimo atto.
Sull’Opera attuale ci siamo ritrovati a fare una considerazione seguendo in questi anni le recite al meraviglioso Teatro Costanzi, luogo nato per l’arte lirica e il balletto ancor prima che Roma diventasse capitale. Senza mai perdere il filo del tempo che passa e senza mai, d’altro canto, rimanere per forza di cose ancorati ad un ideale arcaico che in periodo di intelligenze artificiali rischia di diventare anacronistico, immaginatevi di essere in platea. Il teatro è gremito, ci mancherebbe c’è Mozart con le sue Nozze di Figaro. Gli abiti buoni son stati indossati e dopo la celeberrima ouverture del prodigio di Salisburgo e il “Non più andrai, farfallone amoroso” un’adorabile signora durante l’intervallo, ci chiede candida e senza titubanze: «ma a voi piace così, moderna?».