Mercoledì, 27 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo Il fu Mattia Pascal in scena al Teatro Quirino dal 6 al 18 novembre 2018

 

Tra Il fu Mattia Pascal e altri lavori teatrali che lo hanno preceduto adattati da Daniele Pecci (qui la sua intervista), la prima cosa che salta all’occhio dello spettatore è la “staticità” della vicenda che vien resa ancora più greve da una scenografia che resta anch’essa immutata per gran parte del tempo.

La storia comincia dalla fine. È lo stesso Mattia Pascal (Daniele Pecci) a raccontarla. Lo ritroviamo in una biblioteca di un vecchio convento sconsacrato insieme a Don Eligio (Rosario Coppolino) al quale racconta chi egli era e quel che era la sua vita e di quello che gli resta ormai della sua identità. 

Recensione di Not not not not not enough oxygen in scena al Teatro Belli dal 13 al 15 novembre – TREND nuove frontiere della scena britannica

 

Not not not not not enough oxygen è in origine un radiodramma, scritto da Caryl Churchill, trasmesso dalla BBC nel 1971 e, in seguito, rappresentato al Royal Court di Londra.  La versione italiana, tradotta da Paola Bono, è prodotta dal collettivo Angelo Mai e Bluemotion, che con il progetto Non Normale, non rassicurante, lavorano a diverse opere dell’autrice.

Recensione dello spettacolo ‘Mobidic’ in scena al Teatro Vittoria dall’8 al 18 novembre 2018

 

Non bisogna lasciarsi trarre in inganno dal titolo: questo ‘Mobidic’, firmato dall’autore italo-tedesco americano Karl Weigel, non è nato per essere un nuovo adattamento del più noto testo di Melville né tantomeno una sua rivisitazione, ma piuttosto, come lo stesso autore lo ha definito, una sorta di ‘contagio letterario’ poiché nel testo riaffiorano a tratti delle citazioni a Moby Dick che creano un originale quanto efficace parallelismo tra le due opere. Il rimando a Melville, infatti, diventa per Weigel un’efficace metafora per cui l’attore protagonista considera il palcoscenico come una nave, mentre gli attori sono i suoi marinai, sempre pronti a fronteggiare le difficoltà del mare ovvero della vita, proprio come fa lui.

Recensione dello spettacolo Zozòs in scena al Teatro Brancaccino dall’8 al 18 novembre 2018

 

Tre minuti di dialogo a sipario ancora chiuso segna l’inizio di Zozòs, commedia imprevedibile e folle che accoglie il pubblico in sala al Teatro Brancaccino.

Poche battute, utili per far immaginare a chi si trova dall’altra parte della tenda rossa che là dietro è avvenuto qualcosa di… sconcio. Ed infatti quando i due protagonisti si palesano agli spettatori si trovano l’uno dietro all’altra con solo un paracadute che nasconde le loro pudende.

Una situazione, a prima vista, alquanto imbarazzante ma, in realtà, comica. Molto, molto comica.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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