Mercoledì, 27 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo ‘Il giorno del mio compleanno’ in scena al Teatro Piccolo Eliseo dal 15 novembre al 2 dicembre 2018

 

Efficace e diretto: queste sono due delle caratteristiche che contraddistinguono il testo di Luke Norris che la Khora Teatro ha portato in scena al Piccolo Eliseo dopo il successo riscosso al Napoli Teatro Festival la scorsa estate. Probabilmente ricco di spunti e riferimenti personali dal gusto un po' autobiografico dato il carattere schietto e genuino della sceneggiatura, ‘So here we are', questo il titolo originale, che in italiano è stato adattato come ‘Il giorno del mio compleanno’, si rivela fin da subito un’opera spontanea, genuina e reale. L’azione si svolge ai nostri giorni in una non ben specificata provincia fatta di situazioni familiari, di quotidianità e di verità perché proprio dalla vita reale attinge l’autore per restituire al pubblico l’idea di vedere in scena frammenti che sanno di un vissuto comune, in cui tutti si possono identificare.

Recensione dello spettacolo Killology in scena al Teatro Belli dal 20 al 24 novembre - Trend nuove frontiere della scena britannica – XVII edizione a cura di Rodolfo di Giammarco

 

Gary Owen è un drammaturgo gallese riconosciuto a livello internazionale. La sua copiosa produzione vanta diversi premi, tra cui il Meyer-Whitworth Award vinto con il dramma The Shadow of a Boy e il Laurence Olivier Award per la categoria Outstanding Achievement in an Affiliate Theatre con Killology.

Killology è un videogame, un simulatore di torture in cui i giocatori uccidono le loro vittime con metodi sadici ed elaborati. Maggiore è il tempo in cui la vittima resta agonizzante e seviziata, maggiori saranno i punti accumulati dal giocatore. Il videogioco possiede una sorta di ferocia ancestrale e oscura, è reiterazione inquietante di brutalità e castigo. 

Recensione dello spettacolo “Sei personaggi in cerca d’autore”, in scena al Teatro Quirino dal 20 Novembre al 2 Dicembre 2018

 

Vita o Rappresentazione? Se sia più vera la finzione del vero, se il personaggio travalichi la persona. È il sottile, impalpabile confine, dove Luigi Pirandello continua a condurci. Con il suo ghigno beffardo, ci inoltra nei labirinti delle sue contorsioni mentali, porta ad inerpicarci sulle amate colline del paradosso, per poi lanciarci a capofitto in un abisso, cupo e senza uscita. Ed è lì che, ancora una volta, incontreremo i sei personaggi. Di nero vestiti, con le loro facce terree, ci parleranno nuovamente di un dramma, il dramma che è in noi, svelando con implacabile cinismo la mostruosità della nostra natura, condannandoci senza possibilità di appello al finale tragico. “Sei personaggi in cerca d’autore” contiene, avviluppata nel noto cerebralismo, la summa della concezione filosofica del Girgentano sul teatro e, al contempo, sulla natura umana.

Recensione dello spettacolo Drumul- la strada di Marius Bizău andato in scena all’Altrove Teatro Studio dal 16 al 18 novembre 2018

 

Drumul è la strada su cui ci conduce il protagonista Marius Bizău dall’inizio alla fine del suo intenso percorso autobiografico, dal passato di una infanzia trascorsa in Romania, negli anni difficili della dittatura di Ceausescu, fino all’approdo in Italia, di cui il protagonista rivive con il suo pubblico i ricordi, attraverso le percezioni adolescenziali del quindicenne che era allora, smarrito di fronte ad una realtà del tutto nuova e tanto diversa da quella lasciatasi alle spalle.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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