Mercoledì, 27 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo "La Norma" in scena al teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria il 2 novembre 2018

 

Prosegue la nuova “primavera culturale” che è partita a Reggio Calabria con l’apertura della stagione 2018-2019 del “Rhegium Opera Musica Festival”, il cui Direttore artistico è Domenico Gatto, con l’accompagnamento dell’Orchestra del Teatro Cilea e con il sostegno del Coro lirico Francesco Cilea, istruito dal M° Bruno Tirotta. La sera dello scorso 2 novembre al Teatro comunale Francesco Cilea di Reggio Calabria s’è tenuta la prima dell’Opera “Norma” di Vincenzo Bellini, tragedia lirica in due atti, su libretto di Felice Romani, tratto da “Norma, ou l’infanticide” di Louis-Alexandre Soumet.

Recensione di Dobbiamo parlare in scena al Teatro Hamlet  8-11 novembre 2018 di Sergio Rubini, Diego de Silva e Carla Cavalluzzi

 

Dobbiamo parlare è una tragicommedia dalla genesi particolare. Gli stessi autori del testo, Sergio Rubini, Carla Cavalluzzi e Diego de Silva, ci dicono che l’hanno pensata per il teatro, ed infatti è andata in scena prima con il titolo Provando… Dobbiamo parlare. Dal teatro è nato il film del 2015, Dobbiamo parlare, con la presenza dello stesso Rubini, di Fabrizio Bentivoglio, Isabella Ragonese e Maria Pia Calzone, a cui sono seguite di nuovo molte repliche teatrali. Al Teatro Hamlet, Gina Merulli cura la regia di questa fortunata commedia riproponendola questa volta con quattro nuovi interpreti: Ilario Crudetti, Patrizia Casagrande, Alessandro Catalucci e Sabrina Biagioli.

Recensione dello spettacolo "Le nozze di figaro" in scena al teatro dell'Opera di Roma dal 30 ottobre al 11 novembre 2018

 

Un’opera fluida, veloce e dinamica che, anche nella sua rilettura contemporanea e un po’ astratta si fa apprezzare…almeno fino all’ultimo atto.

Sull’Opera attuale ci siamo ritrovati a fare una considerazione seguendo in questi anni le recite al meraviglioso Teatro Costanzi, luogo nato per l’arte lirica e il balletto ancor prima che Roma diventasse capitale. Senza mai perdere il filo del tempo che passa e senza mai, d’altro canto, rimanere per forza di cose ancorati ad un ideale arcaico che in periodo di intelligenze artificiali rischia di diventare anacronistico, immaginatevi di essere in platea. Il teatro è gremito, ci mancherebbe c’è Mozart con le sue Nozze di Figaro. Gli abiti buoni son stati indossati e dopo la celeberrima ouverture del prodigio di Salisburgo e il “Non più andrai, farfallone amoroso” un’adorabile signora durante l’intervallo, ci chiede candida e senza titubanze: «ma a voi piace così, moderna?».

Recensione dello spettacolo En Attendant Beckett in scena al Teatro Belli dall’8 all’11 novembre 2018 - TREND nuove frontiere della scena britannica

 

Glauco Mauri e Roberto Sturno collaborano dal 1981, anno in cui fondano la compagnia Mauri-Sturno. La produzione vanta numerose rielaborazioni di opere classiche e contemporanee. Nel 2001 con il progetto Da Krapp a Senza parole intraprendono un viaggio che culmina, successivamente, nella stagione 2017/18 con En attendant Beckett. 

Un progetto, questo su Beckett, che ancor prima nel 1961, Glauco Mauri realizza portando in scena, per primo in Italia, L’ultimo nastro di Krapp e Atto senza parole (1962). 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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