Recensione dello spettacolo A BEHANDING IN SPOKANE in scena al Teatro Belli dal 26 al 28 novembre - TREND, nuove frontiere della scena britannica a cura di Rodolfo di Giammarco
A Spokane, nello stato di Washington, in una triste camera d’albergo, Carmichael (Denis Fontanari), un killer a cui manca la mano sinistra, tiene in ostaggio Toby (Maurizio Bousso), un giovane spacciatore di colore. Il sicario sta aspettando l’arrivo di Marilyn (Alice Arcuri), fidanzata del prigioniero, convinto che l’estenuante ricerca della sua appendice, recisa quasi trent’anni prima, stia per concludersi. I due giovani tentano di riscuotere la ricompensa in denaro in cambio di una mano di origini aborigene, sottratta al museo di storia naturale. Smascherato l’inganno, Carmichael andrà su tutte le furie. Come se non bastasse, l’intrusione di Mervyn (Andreapietro Anselmi), goffo e bislacco receptionist, complicherà la vicenda.