Recensione dello spettacolo Atto di Passione, in scena al Mattatoio/teatro2 all'interno della rassegna Roma Europa Festival dal 21 al 24 ottobre 2021
Immaginate di entrare nello spazio Teatro 2 al Mattatoio, nella Pelanda, una delle architetture industriali più suggestive di Roma; spazio adibito in passato al macello delle carni. Nel passare il corridoio blu che vi porta all’ ingresso del teatro, se alzate , o girate lo sguardo, potete vedere carrucole, o ganci dove le bestie venivano appese a testa in giù. Ora immaginate di entrare in uno spazio scenico già allestito e di prendere posto. Nello spazio scenico sono già presenti due corpi, quello di un uomo nudo e quello di una donna vestita da un costume e da un copricostume; dietro di loro, fuori dalla scena, ma di poco, un altro uomo dietro una consolle, mixer e strumenti. Ora immaginate di prendere posto, tra il vociare di chi sta compiendo la stessa azione insieme a voi. Il corpo nudo dell’uomo immobile crea già un senso di straneità. Il compiere gesti abituali, come sedersi, togliersi il soprabito, asciuga completamente qualsiasi imbarazzo, qualora ci fosse, nel trovarsi dinanzi un corpo nudo d’uomo. Ancora carne, non si sa ancora se “da macello“ anch’essa. Ora immaginate che l’inizio della performance sia dato semplicemente da una luce che si abbassa e le voci del pubblico si tacciono subito a quel richiamo.