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L’esperimento della rana di Chomsky al Teatro Sala Umberto: prima di adattarti e morire salta fuori!
Recensione dello spettacolo L’esperimento di e con Monica Nappo, andato in scena al Teatro Sala Umberto il 29 luglio 2021
Una sedia che rimanda ad uno studio di psicoterapia o di counseling, non è ben chiaro, accanto una pentola in cui c’è qualcosa che si sta riscaldando ma di cui non siamo a conoscenza. Tra questi due elementi che assurgono ai due poli della scenografia, con un disegno luci che si alterna tra l’uno e l’altro, si muove la protagonista del nostro monologo. Monica Nappo, nelle vesti di una donna che sta elaborando il vissuto inerente il suo divorzio, rispetto alla sedia messa in primo piano dalle luci di scena, a tratti è seduta, a tratti è in piedi dalla parte di chi ascolta. Durante la pièce infatti ci svelerà il suo doppio ruolo di couselor (una sorta di terapeuta pe terapie brevi) e nel contempo di persona che ha urgenza di essere ascoltata, che s’interroga sul suo rapporto di coppia tentando di riannodare i fili della sua vita. Nel monologo in scena entriamo a contatto con la storia di una donna, una storia che ci narra di un subdolo e impercettibile distacco della persona che si ama, una storia che inevitabilmente attraverserà la solitudine, in cui ciascuno di noi potrebbe identificarsi.