Lunedì, 21 Aprile 2025
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Recensione della prima serata della sezione demo del Festival Inventaria presso Fortezza Est il 7 ottobre 2022

 

Per quasi un mese, dal 20 settembre al 16 ottobre 2022, il Festival Inventaria - La festa del teatro off anima alcuni tra gli spazi indipendenti più interessanti di Roma. Giunta alla sua XII edizione, la manifestazione ideata e tenacemente portata avanti dalla Compagnia DoveComeQuando è un evento imperdibile per chi vuol farsi una idea di cosa accade lontano dai palchi blasonati e dalle costose produzioni. In più, con il gradito ritorno della sezione demo – lavori in corso della durata massima di venti minuti – si può dare una sbirciatina al teatro che verrà, assaporando le eventuali possibilità e pecche di spettacoli in potenza.  

Recensione dello spettacolo “Signorotte”, in scena al Teatro Lo Spazio dal 16 al 18 Settembre 2022

C'è un tempo per essere ragazze. Ma è un tempo che finisce. E ci si ritrova signore, anzi “Signorotte”. C'è un tempo per credere e sognare, un altro per constatare, in mezzo un largo spazio per rimuovere. Quando, nella prima scena, Beta telefona all'amica di un tempo Ada, questa non la riconosce nemmeno. Recarsi al funerale del marito di Ida, la terza componente di un sodalizio un tempo inseparabile, le costringerà a sollevare il coperchio e ad affrontare passato e, ahimè, presente.

Ed eccole oggi, Ada (Sara Putignano), Ida (Viviana Altieri) e Beta (Elisabetta Mandalari): Ida che si crogiola in una sorta di misticismo, Ada dispersa in illusorie ambizioni artistiche; Beta che vive invece una difficile realtà proletaria. Le fresche ed esuberanti ragazze si ritrovano così, paludate in pesanti pellicce di vario pelo, con le code di cavallo che hanno lasciato il posto ad arzigogolate messe in piega. Neanche signore, “Signorotte” appunto.

Recensione dello spettacolo Macbeth in scena al Globe Theatre Gigi Proietti dal 2 al 25 settembre 2022

 

Sul palcoscenico dell’evocativo Globe Theatre, quando è in scena la tragedia Macbeth, tra i numerosi personaggi in scena, il vero protagonista però risulta un’entità invisibile: il Male. I più tormentati e insoluti interrogativi dell’essere umano, riguardano proprio la sua essenza. In una prospettiva estremamente moderna e lucida, Shakespeare, ne ha scandagliato la natura in un’opera di estrema imponenza. Quest’entità metafisica sceglie d’incarnarsi in Macbeth, un uomo valoroso e fedele al re Duncan, suo cugino. Dopo aver incontrato 3 spiriti maligni che gli profetizzano la sua ascesa come duca di Cawdor e come re, anche un uomo retto come lui, inizia a cedere alla fascinazione del potere. Ma se il Male lo osserviamo da vicino, ha molteplici sfaccettature e lo dimostra Macbeth entrando in un profondo conflitto interiore. Vorrebbe soddisfare la sua ambizione di gloria, ma vacilla e vorrebbe farlo “santamente”, come lo accusa sua moglie Lady Macbeth. Lei, al contrario, non ha esitazioni sull’obiettivo da perseguire, circuisce e convince il marito ad agire senza scrupoli. Durante tale dialogo serrato, Lady Macbeth sembra impersonare l’alterego del protagonista la cui interiorità è scissa tra remore e cupidigia e la moglie si presta a dar voce alla sua parte oscura, funesta. Che così decide di commettere i delitti più efferati per sostituire Duncan e subentrare al trono. Ma ancora una volta, il Male mostra il suo volto fragile: dopo l’assassinio del re, Macbeth è stravolto dai sensi di colpa e solo grazie all’intervento lucido e spietato della moglie, riesce a dirottare la responsabilità dell’accaduto sulle guardie. In questo momento ci troviamo di fronte due reazioni differenti: chi giunge quasi alla follia e chi prosegue crudelmente inseguendo i propri scopi. 

Recensione dello spettacolo Il corpo della donna come campo di battaglia, in scena al Todi Festival il 27 agosto 2022

 

La Storia è donna e la si può immaginare indaffarata a tenere testa ai suoi miliardi di figli, a quell’umanità che la sfida ma non la invecchia, che la guarda dal basso e che si affanna per essere notata, per esserne degna per spodestarla, di tanto in tanto da quel trono universale. Al teatro Comunale di Todi, in occasione della prima serata della XXXVI edizione del Todi Festival 2022, va in scena “Il corpo della donna come campo di battaglia”, lavoro intenso del regista Matëi Vişniec che con coraggio decide di raccontare da un punto di vista differente un conflitto che tante ferite profonde ha lasciato nel ventre già lacerato a fondo della Storia. C’è un filo sottile che lega, d’altronde, questa prima teatrale con la dedica che l’evento ha deciso di fare alla poetessa Patrizia Cavalli, recentemente scomparsa: l’orgoglio, il coraggio e una sfrontata autosufficienza. Tre caratteristiche che, nelle donne dell’opera teatrale come nella poetessa forse cambieranno il mondo ma saranno necessarie per togliergli davanti il velo opaco di non vuol guardare o ascoltare. 

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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