Lunedì, 21 Aprile 2025
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Recensione dello spettacolo CASO, MAI – L’imprevedibile virtù della dignità in scena al Teatro Cometa Off dal 24 al 29 maggio 2022

 

Ammalarsi di una malattia neurodegenerativa, con la progressiva perdita dell’autonomia, pone inevitabilmente l’individuo di fronte a strazianti domande esistenziali. La risposta a tante domande diventa la commedia Caso, Mai – L’imprevedibile virtù della dignità che i giovani registi Simone Guarany e Licia Amendola presentano, in prima nazionale, presso il teatro Cometa off del quartiere Testaccio di Roma. 

Lo spettacolo, inscritto nella nobile tradizione del teatro sociale e di ricerca, si articola in tre tempi. Il primo tempo giustappone due ambienti domestici, dove due giovani coppie cercano di inventare rispettivamente il proprio quotidiano, il secondo inscena nell’algida stanza di un ospedale il tragico decorso della malattia, mentre il terzo rappresenta l’epilogo di una condanna annunciata. L’agile palinsesto drammaturgico si fonda sulla reazione delle due coppie di fronte all’evento tragico. Nel dipanarsi della storia la commedia iniziale, dal sapore casual e contemporaneo, assume i tratti angoscianti e severi della tragedia. Massimiliano lotta e parteggia per la vita, mentre Giuseppe segue con spavalda determinazione il doloroso iter per il suicidio assistito. Accanto vi sono le rispettive mogli, Paola e Flaminia che, di fronte alla malattia, sceglieranno l’una la speranza e l’altra la tristezza di un futuro per sempre rubato. 

Recensione dello spettacolo Rumori fuori scena in scena al Teatro San Luca di Roma dal 6 all’ 8, dal 13 al 15 e dal 20 al 22 maggio 2022

 

Inizia tutto con un piatto di sardine che non dev’essere portato via dalla scena prima del previsto. È la notte precedente alla prima di uno spettacolo teatrale, e il cast è ancora convinto di prendere parte alle prove generali. Il regista è allo stremo, eppure, battute e movimenti vengono ancora sbagliati o ricordati male, e quel piatto di sardine viene portato via sempre quando deve, invece, restare in scena. Gli animi di tutti sono evidentemente agitati e le prove prima del debutto procedono tra alti e bassi: c’è chi dimentica le battute, chi è troppo sensibile e accusa malori, chi si diverte pensando che sia un grande spettacolo quello a cui partecipa, e chi è disperato perché poco fiducioso del risultato finale. 

Recensione dello spettacolo Amare Cannibale, in scena al Teatro Tor Bella Monaca dal 13 al 15 Maggio 2022

 

Si entra nell’atrio del Teatro Tor bella Monaca e pensando ad un allestimento casuale si passa davanti a un piccola nicchia entro la quale un’attrice fa dei vocalizzi, poi si continua a camminare per entrare in sala. Gli attori sono già in scena e dopo poco parte la “messa  in scena”. Il palco è relativamente spoglio, un letto, una cassapanca e pochi oggetti, fondamentali per questo racconto crudo e autentico della gestazione, nove mesi in cui il corpo e l’anima di una donna e di un coppia si trasformano inequivocabilmente.  Al di là della recitazione sul palco dei bravissimi Valentina Favella e Riccardo Pieretti, che compiono un’ intenso lavoro fisico e recitativo, compare in scena con un sapiente lavoro di videomapping anche il personaggio dell’ amica della futura madre, l’ attrice Francesca Diprima (quella che faceva vocalizzi in una nicchia dell’ atrio del teatro), che si inserisce nello spettacolo come fosse sul palco. L’ amica in questo caso è l’ alter ego della futura madre, è tutto ciò che non si può, o non si è potrà più fare quando si sceglie di essere madri, è l’altra via, quella che forse non si potrà più percorrere. Tecnicamente quindi, si è costruita all’ esterno del teatro una  cabina dove è stata collocata una piccola macchina da presa che permette di riprendere l'attrice in azione e proiettare, con video mapping,  in diretta streaming sulla scena, la stessa ma con sfondi che cambiano continuamente, raffigurandola in contesti urbani.

Recensione dello spettacolo Penis project per Umani migliori scritto e diretto da Patrizia Schiavo, in scena dal 10 al 15 maggio 2022 al teatro  OFF /OFF Theatre di Roma

 

Sul palco, una scenografia primordiale e tribale, in linea con il titolo dello spettacolo,  diverte ed incuriosisce il pubblico in sala già prima dell'inizio. Saranno i protagonisti, una volta in scena, a spiegare il "Penis project".

Penis project è uno spettacolo che non ti aspetti, un testo teatrale scritto e messo in scena con lo scopo di far cadere, ad uno ad uno, tutti gli stereotipi sulla virilità e la mascolinità creati dalla società patriarcale, che imprigionano gli uomini e impediscono loro di essere felici.  Lo spettacolo ha l'intento di far riflettere, più in generale, sulla difficoltà dell'essere umano di sentirsi, ancora oggi, libero di essere e di esprimersi senza dover per forza indossare una maschera.

L'idea del progetto teatrale è nata per alimentare il dibattito sempre più urgente ed attuale sulla violenza di genere; si tratta di un contributo originale ed efficace, dal quale traspare grande competenza. Alla fine della rappresentazione, a salire sul palco è anche uno psicoterapeuta, Andrea Bernetti, fondatore del centro Prima (Prevenzione intervento maltrattamenti) che ha partecipato come esperto. 

Logoteatroterapia

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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