Lunedì, 21 Aprile 2025
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Recensione dello spettacolo Quel che resta, di Daniele Trombetti e Daniele Locci. Regia di Daniele Trombetti In scena al Teatro Lo Spazio dal 20 al 30 Ottobre 2022   

 

A volte il passato non si chiude come vorremmo e  i suoi spifferi riecheggiano nel presente a reclamare una degna sepoltura e ad offrirci, chissà per quale dinamica karmica, una seconda possibilità. Tre ex compagni di scuola, Linda ( Francesca Bellucci), Enrico ( Daniele Locci) e Silvano ( Daniele Trombetti), ai tempi inseparabili amici, si ritrovano a condividere  a distanza di anni l'esperienza di un lungo viaggio in macchina per onorare la volontà e la memoria di Antonello (Federico Capponi), un loro amico prematuramente deceduto, anch'egli compagno di avventure ai tempi della scuola. La destinazione  è il nord Europa  e l'idea è di spargere le ceneri del loro amico  nel lago di Stettino, il posto in cui ha sempre sognato di andare, affascinato dall'aurora boreale. Purtroppo la relazione dei tre nel presente risente di ciò che è avvenuto nel passato di cui Silvano porta ancora le cicatrici. Egli infatti, dopo otto anni di fidanzamento, è stato lasciato da Linda che, fidanzatasi poi con  Enrico,  ha fatto scivolare  Silvano in un buco nero caratterizzato da depressione, psicofarmaci e rancore mai elaborato verso la nuova coppia. Il percorso in automobile, già accidentato da numerosi inconvenienti, diviene quindi ancor più scomodo e precario dall’imbarazzo della coppia causato dai repentini ed impulsivi cambiamenti d'umore di Silvano.  

Recensione dello spettacolo Shuma, in scena dal 20 al 23 ottobre 2022 al teatro Brancati, all'interno del Fringe Festival 2022 di Catania

 

Immaginate un cantastorie, di quelli antichi, che vi srotola  davanti il cartellone e mette in scena la sua favola. Ecco "Shuma" ha esattamente questo intento, così come dichiara Peppe Macauda che scrive, dirige e interpreta una storia dolorosa che si veste da favola e la rende morbida e profondamente toccante. Dall'incontro con Peppe Macauda emerge l'urgenza emotiva di portare in scena questa storia, una storia che l'ha cercato e nel quale si è immerso calzandola fino in fondo alle viscere. Il fatto di cronaca è noto, il bambino migrante ritrovato in mare con la pagella nel petto. Questo bambino in "Shuma" continua a vivere nel fondo degli abissi, incontrando le creature del mare che attraversano il corpo del bravo Macauda e che lui traduce in gesti, ombre, voci, silenzi. Macauda afferma di non avere una formazione accademica, di aver scelto se vivere di teatro, se cavalcare una passione; ebbene ha scelto di farlo e a nostro parere nulla di più azzeccato. Un approccio con il teatro che mostra un percorso di conoscenza di sé, dei limiti e delle potenzialità del proprio corpo, senza artificiose forzature, senza tensioni, ma con una sorprendente morbidezza che poi è la cararatteristica di tutta la messa in scena.

Recensione dello spettacolo M'ama non m'ama, in scena dal 20 al 23 ottobre 2022 al teatro Open, "Fringe Festival" Catania.

"M'ama non m'ama" è davvero un bel testo, recitato dalla stessa autrice con profonda intensità. Un incipit questo necessario per raccontare una trama lunga cinquanta minuti di un mologo mai banale su un tema crudo come un abuso. La violenza è spesso una voce inascoltata, che spesso è difficile anche far uscire, ed è in queste parole che si bloccano in gola la bellezza di questa messa in scena. Delia Oddo autrice e attrice di questo bel testo merita davvero attenzione, per la sua giovane età e per un talento assolutamente non acerbo. Il monologo nasconde delle piccole fioriture poetiche da non sottovalutare, come ad esempio il racconto di seni acerbi che non crescono e che nonostante questo vengono violati, come i tentativi di raccontare ciò che non si può dire, che spesso crollano inattesi nel silenzio. La regia di Luca Belle' lavora con il corpo dell'attrice, utilizzandolo come un oggetto di scena, lo copre con un telo, lo scopre, lo inginocchia su una sedia, lo alza, lo abbassa, lo trasforma in base alle parole.

Recensione dello spettacolo Tarantula, in scena dal 20 al 23 ottobre 2022 al Piccolo teatro della città, Fringe Festival 2022 Catania

 

"Tarantula" è un testo di Philip Ridley, oggettivamente assai complesso, non tanto nel tema, bensì su come l'autore lo lavora, a volte perdendosi in evidenti e macchinose arricolazioni, da cui è difficile trarre il capo. Nonostante questo Raffaella Alterio, la giovane attrice che si è sottoposta a questa complicata prova, ne è uscita assolutamente vincente. Raffaella Alterio tiene in mano con una sapienza adulta un testo di 80 minuti senza nessuna increspatura, donandogli un cuore e una intensità davvero unici. La storia è il racconto di una giovane donna, ancora acerba dinanzi alle emozioni dell'amore, che affronta con ingenuità un primo appuntamento. Fin qui tutto bene, se non fosse che la fine dell'appartamento ha dei risvolti tragici e inaspettati che muteranno inevitabilmente la vita della protagonista.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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