Recensione dello spettacolo L’amore del cuore. In scena presso il Teatro Vascello dal 15 al 23 maggio 2021
L’amore del cuore è una delle due parti – l’altra è Bollitore blu – che compongono Cuore Blu, creazione dell’acclamata drammaturga inglese Caryl Churchill. La sua scrittura assolutamente non naturalistica, l’agilità linguistica e una certa inclinazione per il surrealismo messe a disposizione di temi controversi quali il ruolo della donna nella società, la lotta per il potere, l’identità culturale e l’egemonia di un Stato sull’altro l’hanno resa una delle figure di riferimento del teatro contemporaneo.
Ne L’amore del cuore la Churchill indaga, con il suo inconfondibile stile, l’attesa di un nucleo familiare: il padre Brian (Francesco Villano), la madre Alice (Tania Garribba), la zia Maisie (Alice Palazzi) e il fratello minore Lewis (Fortunato Leccese), attendono il ritorno di Susy (Angelica Azzellini) dall’Australia. Ma la ragazza pare se la stia «prendendo comoda», a detta di Brian. Il tempo che ci vuole per percorrere la distanza che separa l’aeroporto dalla casa dà modo ai quattro di innescare una serie di bombe emotive che, puntualmente, si inceppano dall’interno: così si ricomincia da capo, si cambia il tono, si evita o accentua una reazione, si ricostruisce da quelle che erano macerie fino a causarne altre.