Recensione dello spettacolo “A number”, in scena al Teatro Belli dal 5 al 7 Novembre 2021, nell’ambito della XX edizione della rassegna Trend - Nuove frontiere della scena britannica.
Caryl Churchill, drammaturga britannica classe 1938, all’aprirsi del sipario, lancia una bomba sul palcoscenico e in mezzo al pubblico. A number parte infatti da una rivelazione esplosiva: un giovane scopre di avere altri cloni di sé, nati all’insaputa del padre, che aveva fatto ricorso alla scienza per replicare il suo primo e unico figlio naturale. Un fatto nudo ed essenziale, un esperimento o una truffa, scatenerà sulla scena una serie di drammatici accadimenti (che non sveleremo, per preservarvi il gusto del turbamento) e, fra gli spettatori, solleva il velo su fondamentali domande esistenziali.
Eppure, tutto il racconto di A number si sviluppa esclusivamente all'interno di interminabili dialoghi fra un padre ed un figlio. O meglio, i suoi figli.
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