Domenica, 24 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo di Circo Teatro Spaghetti. Regia di Roberta Castelluzzo. In scena al Teatro Furio Camillo dal 1 al 5 Dicembre 2021

 

Ci sono navi che sembrano andare più lente e non arrivare mai, esattamente come certe speranze e sogni di chi, in quei viaggi, tra onde scure, nebbia e vapori, affida la propria vita e spera nella resurrezione e nel proprio riscatto. Ci sono navi che pesano di più, perchè l'invisibile è più denso del corpo che lo contiene, in quei viaggi eterni di fine ottocento iniziati dalle sponde italiane e diretti a Ellis Island e quindi a "Nuova" York. Improbabili valigie scolorite e uggiose trovano corrisponenza cromatica con il viso di certe donne, sradicare dalla loro terra ma che di questa ne portano la dignità. Una dignità che affiora dalle stesse inflessioni dialettali che riconducono e sottolineano lo squarcio emotivo nel salutare le proprie radici, amici e usanze... e anche un pò se stessi.

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Recensione dello spettacolo Taddrarite, di Luana Rondinelli in scena al Teatro Sala Umberto dal 30 novembre al 5 dicembre 2021

 

È notte. Tutto quello che vediamo nell’unica scena dello spettacolo si disfa e si riaggiusta durante una veglia funebre, in una casa siciliana qualsiasi. Maria, Rosa e Franca, tre sorelle, brandiscono un rosario in mano e sfogliano foto del passato per la lapide del de cuius, da cui nasceranno dispute, incomprensioni e rancori. La regista Luana Rondinelli, una delle attrici, introduce al centro della stanza un oggetto diabolico, un tabutu, dove si trova, morto, il marito della sorella minore. Il velo del silenzio, del pudore, delle bugie viene squarciato da un vortice di confessioni e dall’esplosione di segreti troppo a lungo celati, che provocano ancora ferite sulla carne greve. Con pungente ironia le tre straordinarie attrici, Rondinelli, Finocchiaro e Potenza, ci trascinano in un’atmosfera surreale, quasi comica, e interagiscono tra loro con grande maestria e ritmo fino all’alba. Quando c’è molto freddo in Sicilia si dice che passano i taddrariti. Sono le donne costrette ad essere “pipistrelli”, a vivere nel buio, continuando la difficile vita coniugale pur di “non far parlare la gente”.

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Teatro Palladium, recensione dello spettacolo "La strada che va in città", in scena al teatro Palladium all'interno della rassegna “Flautissimo 2021” il 27 e 28 novembre 2021

 

Prendere la strada che va in città, per poi accorgersi che il vero amore è altrove…

Uscito nel 1942 “La strada che va in città” è stato il primo romanzo edito di Natalia Ginzburg. La storia è quella di una ragazza di umili origini che sacrificherà l’amore vero per scegliere un matrimonio di interesse, percorrendo appunto: “la strada verso la città”. La scelta risulterà fallimentare, portando allo scoperto la miseria di una donna e del suo cammino di crescita, a contatto costante con le sue decisioni sbagliate e forse evitabili. 

A raccontare Delia, la protagonista del romanzo della Ginzburg, sul palco del teatro Palladium di Roma, per la rassegna “Flautissimo 2021”, c’è un’ intensa Valentina Cervi, diretta da Iaia Forte, amica della Cervi; a cui l’ attrice si affida con fiducia. La scelta fatta dalla regista e supportata dall’attrice, sola in scena per tutto il tempo dello spettacolo è quella di rispettare  il fatto che  il testo è un romanzo, e quindi di proporre un reading  con una depuratissima messa in scena. 

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Recensione dello spettacolo L'eccezione e la regola, in scena al Teatro Basilica dal 25 al 28 Novembre e dal 30 Novembre al 5 Dicembre 2021.

 

Scritta intorno al 1930, L'eccezione e la regola segue l’introduzione di Brecht al pensiero marxista e fa parte di una serie di drammi didascalici, destinati a diffondere fra i ceti proletari le dottrine socialiste. La perenne attenzione del drammaturgo tedesco alle vittime, ai poveri, agli emarginati viene pertanto inserita nel tema preponderante della lotta di classe.

Un ricco Mercante (Micaela Esdra) affronta un viaggio periglioso, per raggiungere l’immaginaria città di Urga, dove dovrà trattare un importantissimo affare. Lo accompagnano una Guida (Silvia Siravo) ed un Portatore (Rita Abela), che il mercante sfrutta e vessa con ogni tipo di umiliazione, anche con punizioni corporali, facendosi forte del loro stato di necessità. Durante l'ultima tappa in un deserto terribile in cui non c'è acqua, il Mercante, inseguito da un’altra carovana che minaccia di soffiargli l’affare, attanagliato prima dal sospetto, poi dalla paura verso i suoi compagni di viaggio, compirà un delitto tanto crudele, quanto ingiustificato, perdendo peraltro il suo affare. Nel finale, un iniquo tribunale lo assolverà con motivazioni paradossali.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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