Lunedì, 25 Novembre 2024
$ £

Recensione dello spettacolo Labirinto in scena al Teatro Lo Spazio dal 21 aprile al 3 maggio 2015

                                                                        " Life is so strange when you don't know

                                                                        How can you tell where yore' going to

                                                                        You can't be sure of any situation

                                                                        Something could change and then you won't know"

                                                                        

                                                                        (Destination Unknown, Missing Persons, 1982)

 

 

Si varca la soglia e nelle tenebre di uno spazio scenico divenuto labirinto si inizia materialmente e spiritualmente un viaggio tra meandri dell'inconscio collettivo dove, rischiarati dalla poca luce che gli è concessa e che eppure li mette in evidenza, degli strani personaggi ci additano con lo sguardo e le parole ed iniziano a narrarci la loro storia.

Add a comment

Recensione di Alice Dragstore, in scena al teatro Studio Argot all’interno de #Primaverargot Rassegna Performativa Giovanile 2015

Uno specchio invisibile divide il pubblico e le protagoniste di Alice Dragstore, quattro Drag Queen poco propense ad accogliere Matteo, in arte Alice. Un nome che evoca la protagonista del romanzo di Lewis Carrol, che come Matteo si imbatte in una tana, la casa delle Drag Queen, un posto accessibile a pochi e dall’indirizzo poco noto. Matteo, infatti, non è accolto in maniera entusiasta, ma subito gli viene chiesto chi lo abbia condotto in quel posto, da cui è meglio scappare. Scendere nella “tana” significa non uscirne mai più come prima, inghiottite in un modo di finzione e arido di relazioni umane, dove però sopravvivono ancora i sogni di una vita diversa, evocando la felicità provata in passato. Matteo gradualmente diventa Alice, immersa in un modo che appare meraviglioso di lustrini e paillettes, ma che nasconde una grande solitudine, anche nel giorno del compleanno.

Add a comment

Recensione dello spettacolo #Realiti in scena al Teatro Furio Camillo il 16 – 19 e il 23 – 26 aprile

Sei personalità differenti, ma accomunate dal medesimo obiettivo: vincere #Realiti, una sorta di Grande Fratello con tanto di confessionale e commenti via Twitter, proiettati sullo schermo in contemporanea con la vita dei concorrenti. Tutti i protagonisti sono persone tormentate, stanche della loro vita e fondamentalmente sole: c’è chi si arrabbia con gli altri per non doversi confrontare con se stesso, oppure chi crea falsi profili su Facebook e passa le giornate davanti al computer, vivendo la realtà di altre persone; non mancano i problemi familiari, una madre troppo severa o un marito violento, che promette di cambiare, ma poi alla fine non lo fa mai. Conflitti interiori, disagi sociali e depressione cronica sembrano requisiti essenziali per poter partecipare al programma. La vita nella “casetta” scorre lenta e monotona, tra una partita a carte e l’altra si mangia e ci si confronta. Le storie di ognuno si raccontano poco per volta, vengono estirpate ed escono fuori cariche di odio per il mondo e per la loro esistenza sciagurata.

Add a comment

Recensione dello spettacolo Eneide di Krypton. Un nuovo canto in scena al teatro Argentina dal 21 al 23 aprile 2015

Era il 1983 quando un giovanissimo Giancarlo Cauteruccio partoriva “Eneide di Kripton”, plasmando un nuovo archetipo di ricerca teatrale: quello che apriva le porte a una  stagione epica avanguardistica. Il succulento pasto preparato allora, imbandiva la tavola con singolari pietanze: proiezioni video, musica rock, laser, corpi vibranti e tanto altro. Fu il trionfo del post moderno. Fu il trionfo del teatro d’immagine.

Tornare su questo lavoro (possibilità resa grazie a una brillante operazione di crowdfunding) è stato per il regista “come riavvolgere il nastro di un’esperienza vissuta, come riesumarne le tracce, comprenderne meglio il senso, fare il punto, fermarsi e ripartire”. Per questo l’orizzonte da cui emerge “Un nuovo canto” non è una deadline, ma un punto di raccordo sulla rotta tracciata trent’anni fa. 

Add a comment

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter per scoprire gli sconti sugli spettacoli teatrali riservati ai nostri lettori