Martedì, 05 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo “Leni, il trionfo della bellezza” andato in scena al Teatro Brancaccino dal 6 al 9 dicembre 2018


Vieni dal cielo profondo o esci dall’ abisso,
Bellezza? Il tuo sguardo, divino e infernale,
dispensa alla rinfusa, il sollievo e il crimine,
ed in questo puoi essere paragonata al vino. (…)
(Inno alla bellezza, C. Baudelaire, Les fleurs du mal).

 

Leni Riefenstahl, celebre e innovativa cineasta vicina al Führer, ha celebrato con le sue opere il culto della bellezza e della potenza fornendo al nazismo l’immagine propagandistica più adeguata a mietere consensi e a consolidare presso la popolazione l’adesione ai valori politici e morali sostenuti da Hitler.
Corpi perfetti, inquadrature sontuose, masse di militanti riprese dall’ alto come in un’unica volontà sottomessa al Führer “il vostro corpo appartiene alla nazione” (da “Il Trionfo della volontà”).

Recensione dello spettacolo Amati Enigmi in scena al Piccolo Eliseo fino al 30 dicembre 2018

 

Per tutto c’è un’età: per sperimentare, per sbagliare, per crescere. E poi ce n’è una per riflettere con lucidità su quello che è stato e su quello che è. È la “grande età”, meglio conosciuta come terza età, di cui scrive Clotilde Marghieri in Amati enigmi e che Licia Maglietta porta in scena (nelle vesti di attrice, regista e drammaturga) nell’omonimo spettacolo in questi giorni al Piccolo Eliseo.

Recensione dello Spettacolo Growth di Luke Norris in scena al Teatro Belli dal 5 al 8 dicembre 2018 - TREND nuove frontiere della scena britannica a cura di Rodolfo di Giammarco

 

Growth, ovvero crescita, è il titolo prontamente esplicativo della commedia, scritta dal talentuoso Luke Norris, tutta incentrata sulla virilità.

Tobes, poco più che ventenne, è stato appena lasciato dalla sua ragazza, sfinita e delusa dall’inerzia del compagno che grava, inevitabilmente, sulla loro relazione. Sarà una valanga di eventi, tutto accadrà in brevissimo tempo. Si avvicenderanno una serie di irriverenti circostanze e Tobes sarà, enormemente, sopraffatto.

Recensione dello spettacolo “Carta straccia”, in scena al Off/Off Theatre dal 27 novembre al 9 dicembre 2018

 

Nel laboratorio di Agostino (Pino Strabioli) e Teresa (Sabrina Knaflitz), dove si lavorano carte pregiate, il 1968 entra solo attraverso le canzoni di Patti Pravo. Fratellastri in una famiglia squinternata creata da un padre libertino, chiusi nell’angusto ambito della loro attività, trascorrono il loro tempo battibeccando come zitelle inacidite. Il passato è fatto di rimpianti e ambizioni non soddisfatte, il futuro è nella chiusura dell’attività e in una prossima fuga dalla città.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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