Mercoledì, 27 Novembre 2024
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Recensione dello Spettacolo Bianca come i finocchi in insalata in scena al Fringe Festival di Roma dal 14 al 16 gennaio

 

Chi è Bianca? Il sarcastico titolo ci fa presagire qualcosa... eppure, non tutto è scontato. 

La scoperta è dietro l’angolo, o meglio dietro il sipario dell'esistenza di questo personaggio impudico. Ebbene sì, la protagonista cela sofferenza e disagio, camuffa sé stessa non limitandosi esclusivamente all’aspetto esteriore. Bianca è una donna matura, maestra di quarta elementare. Ha un’ambigua relazione con il latitante Antonino, preside della scuola. Condivide l’appartamento con un’anziana donna che le ha lasciato l’immobile in eredità. Indossa tronchetti rosso porpora e si aggira tra i banchi della sua classe, munita di dolcetti, seminando terrore.

Recensione dello spettacolo Così parlò Bellavista in scena al Teatro Quirino dal 15 gennaio al 3 febbraio 2019

 

Gli appassionati di Luciano De Crescenzo sicuramente ricorderanno il film Così parlò Bellavista del 1984, tratto dalla sua prima opera omonima pubblicata dalla Mondadori nel 1977 che spalancò le porte del successo all’autore. Ebbene, la sfida del Teatro Quirino è quella di portare a teatro il suo testo/film più conosciuto per omaggiare lo scrittore napoletano giunto al suo novantesimo compleanno (quest’anno novantunesimo).

Recensione dello Spettacolo PIANO FORTE FORTE di Valentino Infuso in scena al Teatro Cometa Off dal 15 al 20 gennaio 2019

 

PFF (Piano Forte Forte) è una fiaba composta in tre sonate, tre fasi dell’esistenza di una donna.

La prima sonata, La caduta dell’angelo, narra la nascita della protagonista e il passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Il confronto con il mondo degli adulti è brutale e tenebroso. La meraviglia e il candore proprie dell’età dell’innocenza sono immediatamente sovvertite in dolore, violenze e senso di colpa. La seconda sonata delinea l’Inferno che caratterizza la maturazione fisica e psichica. Divenire donna è un passaggio doloroso intriso di disincanto, rabbia e rifiuto. La giovane vive un turbinio emotivo in cui il menarca, il primo fidanzatino, il conflitto con la figura materna e l’assenza di quella paterna definiscono l’evoluzione velenosa e rabbiosa nella fase più matura.

La terza sonata, Guarigione, è la trasformazione definitiva in Donna. La consapevolezza colma i vuoti, la frustrazione adolescenziale muta in determinazione.

Recensione dello spettacolo Eva, Diario di una costola al Teatro Brancaccino dal 10 al 13 gennaio 2019

 

  Perché il paradiso sarà pur perfetto, ma la vita è tutta un'altra cosa.

 

All’interno della rassegna di drammaturgia contemporanea Spazio del racconto, un altro successo con Eva, Diario di una costola. Il personaggio principale è la donna del peccato originale, la donna che ha causato la cacciata dal Paradiso terrestre degli esseri umani, la donna della disobbedienza di cui è diventata il simbolo. Ed è proprio la disobbedienza il leit motiv di questo spettacolo, che viene espressa da una serie di figure femminili che si ribellano  ai divieti, alle convenzioni, alle imposizioni ingiustificate, rappresentate dalla mela mangiata dalla prima donna.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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