Martedì, 05 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo ‘Salomé’ in scena al Teatro Eliseo dall’11 al 23 dicembre 2018

 

La coraggiosa versione del dramma di Oscar Wilde si impone potente sul palcoscenico del Teatro Eliseo, non solo attraverso la presenza scenica degli attori protagonisti ma anche grazie a una spettacolare scenografia e una colonna sonora curata da Ran Bagno, che cala ancora di più lo spettatore nel mistico e perverso universo della crudele e sensuale Salomé. 

Recensione dello spettacolo Miss Marple. Giochi di prestigio in scena al Teatro Ambra Jovinelli fino al 23 dicembre 2018 

 

Eccola là, Miss Jane Marple. Avvolta nel suo trench chiaro, mentre chiacchiera con l’amica d’infanzia Ruth e organizza il suo prossimo viaggio a Stonygates. Poche battute bastano per farsi un’idea del caratterino della detective più famosa nata dalla penna di Agatha Christie e ora, per la prima volta in Italia, sul palcoscenico di un teatro.

Recensione dello spettacolo "Tutta casa, letto e chiesa" di Dario Fo e Franca Rame con Valentina Lodovini regia di Sandro Mabellini  in scena al Sala Umberto dal 11dicembre al 16 dicembre 2018

 

Come una frase ripetuta all’infinito in cerca di quella e soltanto di quella parola che non sovviene, il testo di denuncia sulla condizione femminile in relazione allo strapotere maschile, scritto da Dario Fo e Franca Rame presentato per la prima volta nel lontano 1977, si riscopre drammaticamente attuale in cerca della propria soluzione. Valentina Lodovini interpreta quattro tipologie femminili accomunate dalla difficoltà di essere donne in un contesto sociale maschilista che impedisce loro di esprimersi nel mondo da persone libere, imbavagliate invece da una miope, disattenta e pericolosa prepotenza maschile che manca sistematicamente, forse per paura, di ammirarne la bellezza ritagliando per loro il ruolo di oggetto sessuale di proprietà.

Recensione dello spettacolo Copenaghen in scena al Teatro Argentina dal 4 al 16 dicembre 2018


Neils Bohr, premio Nobel per la Fisica nel 1922 e Werner Heisenberg, premio Nobel per la fisica nel 1932, amici dagli anni Venti, quando Heisenberg si era recato a Copenaghen per collaborare con lui all’Istituto di Fisica Teorica nello studio della struttura dell’atomo e dove era rimasto fino al 1927. Si incontrano misteriosamente una sera di settembre del 1941 proprio a Copenaghen. Al momento dell’incontro, la Danimarca è stata invasa dai Nazisti e Bohr, di origine ebrea, rischia la cattura, mentre Heisenberg è diventato direttore del Kaiser Wilhelm Institut für Physik.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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