Mercoledì, 06 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo Spettri (un dramma familiare), in scena al Teatro Palladium dal 20 al 23 febbraio 2020

 

Casa Alving è popolata di spettri. Non gli eredi di un remoto passato, ma i suoi stessi abitanti. Perché ognuno può diventare lo spettro che aleggia nella vita del prossimo. La realtà del nostro essere non può essere esplicita, la necessità dell'ordine sociale lo impedisce. Ma essa permane, come una presenza fantasmatica appunto, inafferrabile, incontrollabile, ma inevitabilmente incombente.

Quando in una piccola cittadina norvegese ci si appresta a celebrare la inclita memoria dell'Onorevole Alving, con l'inaugurazione di un asilo intitolato al suo nome, in modo repentino si scopre la verità su di lui e le tremende conseguenze che il suo operato ha avuto sulla sua famiglia. La scintilla che appicca l'incendio (che poi si materializzerà realmente) è il ritorno da Parigi di Osvald (Igor Mattei), il figlio che ha deciso di sfuggire all'Ordine imposto, seguendo l'estro di artista. Il severo giudizio del pastore Sanders (Giorgio Crisafi), che quell'Ordine impersona, e le accuse da lui rivolte alla madre Helene (Micaela Esdra) danno la stura a una tempesta di rivelazioni, che travolgerà tutti, compresa la giovane cameriera Regine (Dalila Reas), vittima finale.

Recensione dello spettacolo Sherlock Holmes e i delitti di Jack lo squartatore in scena al Teatro Sala Umberto dal 18 febbraio al 8 marzo 2020

 

E’ raro poter assistere a uno spettacolo noir a teatro perchè è un genere che riesce ad avere un maggiore riscontro se adattato per il grande o piccolo schermo, poiché gli sceneggiatori hanno la possibilità di sbizzarrirsi con la trama offrendo eccezionali mix di ansia, timore e terrore. Ecco perchè quando arriva a teatro un giallo che coinvolge uno dei personaggi letterari più noti al mondo quale Sherlock Holmes, è impossibile perderselo soprattutto quando coinvolge anche un personaggio realmente esistito come Jack lo Squartatore. L’accostamento tra questi due personaggi non è certo nuovo al pubblico, dato che già alcuni film come ‘Assassinio su commissione’ e ‘Sherlock Holmes: notti di terrore’ hanno proposto lo stesso plot mettendo insieme nella stessa storyline i due personaggi, ma mai il tentativo è stato fatto a teatro.

Recensione dello spettacolo Giorni felici, di Samuel Beckett. Regia di Andrea Renzi. In scena all’Auditorium Parco Della Musica dal 12 al 23 Febbraio 2020

Nell’arida desolazione del deserto, metafora dell’umana condizione, dove vivere sembra un miraggio ed il silenzio domina l’orizzonte preannunciando morte, Winnie sembra contrapporsi alla non vita della melanconia dei giorni sempre uguali. Bloccata e immersa fino alla vita all’interno di una protuberanza rocciosa: così la bionda Winnie si presenta a noi. Alle sue spalle e ai piedi di tale ammasso, incapace di camminare ma solo di strisciare, c’è suo marito Willie di cui lei può solo udire la voce.

Recensione dello spettacolo Vincent Van Gogh Le lettere a Theo in scena al Teatro Brancaccino dal 13 al 23 febbraio 2020

 

Sullo sfondo del palco, l’immagine dell’Autoritratto di Van Gogh, solo una sedia e un leggio a fare da scenografia.. le musiche delicate, malinconiche, attinte dal repertorio dei classici risuonano dal flauto di Tristaino. Dall’oniricità di tale atmosfera sembra emergere da un mondo altro, remoto, Blas Roca Rey nei panni di Van Gogh. L’essenzialità della scena continua anche negli abiti sobri del regista e attore, che ha scelto di dar voce, attraverso un monologo di circa un’ora, alla parte più autentica dell’animo del pittore olandese, di fronte alla potenza del quale tutto il resto rimane in ombra..ovvero.. scompare. Il disegno luci bianco-blu-rosso alterna i cromatismi proiettandoli principalmente sul protagonista ed isolandolo dal buio in cui è sommerso.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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