Martedì, 22 Aprile 2025
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Recensione dello spettacolo Il marito invisibile scritto e diretto da Edoardo Erba, con Maria Amelia Monti e Marina Massironi, in scena al Teatro Ambra Jovinelli dal 30 novembre al 12 dicembre 2021

 

Sul palco, ai lati, due scrivanie con pc in modalità videochiamata, dietro uno sfondo interamente blu, davanti in alto, due grandi schermi che riproducono lo screen delle videochiamate delle due protagoniste: Fiamma alla scrivania a sinistra dello spettatore, Lorella a destra. Le due donne sono amiche storiche dai tempi del liceo ma non si sono sentite recentemente per cui, grazie alle nuove tecnologie, è possibile ritrovarsi in call. Da subito appaiono ben caratterizzati i due personaggi: Fiamma è l’amica lucida, razionale, realista fino alla disillusione. Anche l’abbigliamento e la mimica contribuiscono a delineare la sua personalità: tute anonime e viso serioso, mai propenso al sorriso e alla leggerezza, magrezza pronunciata dell’attrice, ben si prestano a creare un temperamento caratteriale che non prevede fantasia, imprevisti e deviazioni da schemi predefiniti. Ma come spesso accade anche nel caso di relazioni tra amiche, si cerca la compensazione alle proprie mancanze, pertanto Lorella non potrà che essere l’opposto di Fiamma: frizzante, vivace, solare, sensuale.

Recensione dello spettacolo di Circo Teatro Spaghetti. Regia di Roberta Castelluzzo. In scena al Teatro Furio Camillo dal 1 al 5 Dicembre 2021

 

Ci sono navi che sembrano andare più lente e non arrivare mai, esattamente come certe speranze e sogni di chi, in quei viaggi, tra onde scure, nebbia e vapori, affida la propria vita e spera nella resurrezione e nel proprio riscatto. Ci sono navi che pesano di più, perchè l'invisibile è più denso del corpo che lo contiene, in quei viaggi eterni di fine ottocento iniziati dalle sponde italiane e diretti a Ellis Island e quindi a "Nuova" York. Improbabili valigie scolorite e uggiose trovano corrisponenza cromatica con il viso di certe donne, sradicare dalla loro terra ma che di questa ne portano la dignità. Una dignità che affiora dalle stesse inflessioni dialettali che riconducono e sottolineano lo squarcio emotivo nel salutare le proprie radici, amici e usanze... e anche un pò se stessi.

Recensione dello spettacolo Taddrarite, di Luana Rondinelli in scena al Teatro Sala Umberto dal 30 novembre al 5 dicembre 2021

 

È notte. Tutto quello che vediamo nell’unica scena dello spettacolo si disfa e si riaggiusta durante una veglia funebre, in una casa siciliana qualsiasi. Maria, Rosa e Franca, tre sorelle, brandiscono un rosario in mano e sfogliano foto del passato per la lapide del de cuius, da cui nasceranno dispute, incomprensioni e rancori. La regista Luana Rondinelli, una delle attrici, introduce al centro della stanza un oggetto diabolico, un tabutu, dove si trova, morto, il marito della sorella minore. Il velo del silenzio, del pudore, delle bugie viene squarciato da un vortice di confessioni e dall’esplosione di segreti troppo a lungo celati, che provocano ancora ferite sulla carne greve. Con pungente ironia le tre straordinarie attrici, Rondinelli, Finocchiaro e Potenza, ci trascinano in un’atmosfera surreale, quasi comica, e interagiscono tra loro con grande maestria e ritmo fino all’alba. Quando c’è molto freddo in Sicilia si dice che passano i taddrariti. Sono le donne costrette ad essere “pipistrelli”, a vivere nel buio, continuando la difficile vita coniugale pur di “non far parlare la gente”.

Teatro Palladium, recensione dello spettacolo "La strada che va in città", in scena al teatro Palladium all'interno della rassegna “Flautissimo 2021” il 27 e 28 novembre 2021

 

Prendere la strada che va in città, per poi accorgersi che il vero amore è altrove…

Uscito nel 1942 “La strada che va in città” è stato il primo romanzo edito di Natalia Ginzburg. La storia è quella di una ragazza di umili origini che sacrificherà l’amore vero per scegliere un matrimonio di interesse, percorrendo appunto: “la strada verso la città”. La scelta risulterà fallimentare, portando allo scoperto la miseria di una donna e del suo cammino di crescita, a contatto costante con le sue decisioni sbagliate e forse evitabili. 

A raccontare Delia, la protagonista del romanzo della Ginzburg, sul palco del teatro Palladium di Roma, per la rassegna “Flautissimo 2021”, c’è un’ intensa Valentina Cervi, diretta da Iaia Forte, amica della Cervi; a cui l’ attrice si affida con fiducia. La scelta fatta dalla regista e supportata dall’attrice, sola in scena per tutto il tempo dello spettacolo è quella di rispettare  il fatto che  il testo è un romanzo, e quindi di proporre un reading  con una depuratissima messa in scena. 

Logoteatroterapia

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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