Lunedì, 25 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo: Maurizio IV un Pirandello pulp, di Edoardo Erba. Con Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia. Regia di Gianluca Guidi. In scena al Teatro Sala Umberto dal 9 al 25 ottobre 2020

 

Il gioco delle parti ci impone una maschera che, distogliendoci dalla nostra identità, ci plasma sull’aspettativa altrui. Arduo diventa, quindi, riconoscere la nostra anima dietro un velo sociale con cui l’abbiamo coperta e nascosta. Ma sorprendentemente a volte è ancora possibile contattare la nostra essenza dismettendo o invertendo i ruoli a quei personaggi che la vita ci ha assegnato. Tuttavia, quando per vendetta si smette di giocare per tacitare un passato che non vuol passare, brusco sarà il passaggio che dalla perfezione della maschera conduce alla drammatica imperfezione dell’essere umano.  

Recensione di Cascando della compagnia DoveComeQuando in scena alle Carrozzerie n.o.t . nell'ambito del Festival Inventaria, andato in scena il 9 e il 10 ottobre 2020
 
 

Bisogna mettere un punto. Bisogna che le cose finiscano. Si chiama coraggio.”

Il teatro off non si ferma: lo spazio dalle atmosfere vintage e alternative di Carrozzerie n.o.t, sfida con coraggio e in sicurezza il clima di sfiducia e di paura dei contagi da Covid-19 rompendo la tensione avvertita nel settore della cultura, con la nuova edizione del festival Inventaria. Il primo spettacolo in scena dal titolo Cascando, è stato scritto e diretto di Pietro Dattola, direttore artistico della stessa manifestazione. Come titolo, già la scelta di questo verbo coniugato poi al gerundio, rimanda al senso di precarietà, d’inconsistenza, alla paura, prolungati nel tempo di un’intera esistenza. La protagonista, Anna è al centro della scena vuota dal buio della quale si intravede la presenza un unico oggetto: una sedia trasparente interpretabile come una metafora dell’inconsistenza di tutti i punti di riferimento personali, sociali e culturali che circondano la vita della protagonista, quindi una mancanza di sostegni.

Recensione dello spettacolo Storia de Roma nostra in scena al teatro Vittoria dall’1 all’11 ottobre 2020

 

La storia d’Italia è una realtà complessa e piena di contraddizioni, ma che ha come perno centrale una città: Roma. L’evoluzione della metropoli segna la nostra storia, infatti è proprio “Storia Nostra” il titolo che il poeta Cesare Pascarella assegna alla sua ultima opera: duecentosessantasette sonetti in romanesco che raccontano le vicissitudini della capitale, dalla fondazione fino all’annessione al regno d'Italia. L’estro di Toni Fornari nel 2010 aveva estratto dall’enorme poema uno spettacolo musicale, che quest’anno, in occasione del centocinquantesimo anniversario di Roma capitale, è stato riportato in scena.

Recensione dello spettacolo La mia esistenza d’acquario andato in scena in diretta su Zoom dal 23 settembre al 3 ottobre 2020

 

La mia esistenza d’acquario è un racconto scritto da Pier Maria Rosso di San Secondo nel 1919. Ma è anche una sfida per Lydia Giordano che, nell’era del web e dello streaming, sceglie un testo tutt’altro che immediato per farne un’opera teatrale, femminile e digitale al cento per cento. 

Diciassette monologhi che raccontano la stessa storia, o meglio, capitoli diversi di una stessa storia; la storia di Lauretta e del suo rapporto di amore e odio verso la madre. Diciassette attrici che, in diciassette stanze diverse, senza mai vedersi o sentirsi, danno voce ai sentimenti e ai pensieri contrastanti di uno stesso personaggio. Tutte per una e ognuna per sé: ciascuna protagonista del proprio spettacolo nello spettacolo, con tanto di titolo, scenografia e note di regia differenti. 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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