Recensione dello spettacolo I soldi no, di Flavia Coste. Con Corinne Clery, Enzo Casertano, Maria Cristina Gionta e Roberto D'Alessandro. Regia di Silvio Giordani. In scena al Teatro Roma dal 9 al 21 Novembre 2021
Frammenti di vita quotidiana, ovvero ricerca di intimità, inframezzati da preoccupazioni di natura economica acuitesi dopo la nascita del loro figlio. Sono queste le istantanee in casa dell'architetto Riccardo ( Enzo Casertano) e della signora Clara ( Maria Cristina Gionta), insegnante di filosofia, che precedono l'arrivo degli invitati. Chissà che cosa dovrà dire di così importante il signor Riccardo da convocare sua madre Rosa ed Enrico, l'immancabile amico di famiglia e collega. I preamboli del padrone di casa eccitano e al contempo spazientiscono la platea, desiderosa di apprendere il nucleo della confessione. Centosessantadue. Proprio così: questi sono i milioni di euro vinti dal sign. Riccardo al superenalotto. Evviva! Siamo ricchi !! Non proprio...Anzi, forse più poveri e sicuramente più infelici di prima. Il nostro fortunato vincitore, infatti, ha deciso di non incassare la vincita. É felice già così, non gli manca niente e non vuole immolare i suoi valori al denaro. Ma come ? Con le difficoltà della coppia nel far quadrare i conti? E a sua moglie non ci pensa ? E sua madre? Ed Enrico ? Nemmeno il tempo di sognare!
Celato dietro una trama più che godibile, un sottobosco drammaturgico profondo che gorgoglia e brontola. La bramosia di denaro cambia le emozioni e le priorità dell'individuo, mentre i rapporti umani vengono sacrificati in nome di una corsa al potere che calpesta e scavalca l'altro da noi. Nella rabbia e malumore dei presenti, a fare figura sono solo i bisogni individuali, così prepotenti da modificare gli umori del singolo e i criteri di giudizio: nuora e suocera si vomitano addosso, senza filtri, l'insofferenza reciproca per anni trattenuta. Nulla di più devastante che precipitare goffamente sulla terra dopo aver assaporato per un istante l'ebrezza del volo! "I soldi no" è anche la narrazione di dinamiche di coppia caratterizzate dal non detto e dalla difettosa percezione delle altrui necessità. Clara infatti non viene vista dal marito nei sui sacrifici e rinunce per mandare avanti la casa. Riccardo infatti è rimasto ancora bambino ed insegue fantasie e sogni poco integrabili con la realtà data. Emblematico, inoltre, il passaggio in cui i cui coniugi si rinfacciano reciprocamente di essersi sacrificati per l'altro nel trascorrere le vacanze estive in campeggio in montagna, per poi apprendere solo ora, non a caso nell'impulsività del litigio, che entrambi amavano il mare. Nel confortevole interno casa dei due coniugi accuratamente allestito da Mario Amodio (lodevole e realistica l'idea delle calamite sul frigorifero), si accomoda e sviluppa il testo di Flavia Coste. Questo, seppur non originale nella tematica, lo è sicuramente nella particolare accuratezza con cui il significante dell' immediatamente visibile si contrappunta a "ciò che non appare" ma che del primo è causa e significato. Terreno quindi congeniale al regista Silvio Giordani, da sempre molto attento nell' allestire commedie che, oltrepassando l'immediatezza della risata, lasciano in eredità anche un nucleo tematico su cui riflettere.
Lo stesso regista sostiene ed alimenta l'intenzionalità drammaturgica, imprimendo ritmo e fisicità ai dialoghi, in un lavoro di cesellatura delle identità dei personaggi. Spontanea e fluida l'interpretazione di Enzo Casertano nei panni di un uomo ancora immaturo che, nel rimanere ostinatamente fedele ai propri valori, non coglie la concretezza della realtà e si rifugia nel sogno per sfuggire a questa. Colpa forse di sua madre Rosa: personaggio incarnato da una convincente Corinne Clery nei panni di una vedova non rassegnata all'età e collezionista di appuntamenti falliti con uomini improbabili. Rosa è soprattutto rea di non aver mai supportato e incoraggiato l'adultità del figlio, considerato ancora adesso, un bambino. Credibile Maria Cristina Gionta nel caratterizzare di tragicità la disillusa ed esasperata moglie di Riccardo: tuttavia l'assenza di diversificazione dei registri recitativi ha rischiato di rendere la "sua" Clara un personaggio emotivamente prevedibile. Particolarmente a proprio agio Roberto D'Alessandro nel dare vita e brio ad un personaggio (Enrico) accattivante già per movenze e corporatura, che i costumi di Lucia Mariani rendono ancora più evidenti, ma non privo di un proprio sottotesto cupo e problematico.
L'intervento di un discreto numero di spettatori decisamente divertiti, incuranti della pioggia e vittoriosi sulla "pigrizia infrasettimanale", testimonia come sia ancora possibile far dialogare con efficacia, all'interno della stessa rappresentazione, leggerezza e profondità.
Simone Marcari
12 novembre 2021
Informazioni
I soldi no
Di Flavia Coste
Con:
Corinne Clery, Enzo Casertano
Maria Cristina Gionta, Roberto D'Alessandro
Regia: Silvio Giordani
Musiche: Mariano Petrella
Scene: Mario Amodio
Costumi: Lucia Mariani
Sarta: Elisabetta Viola
Luci: Carlo di Fabio
Amministrazione: Giuseppe Varano
Prod. Centro Teatrale Artigiano diretto da Pietro Longhi