Recensione della prima serata della sezione demo del Festival Inventaria presso Fortezza Est il 7 ottobre 2022
Per quasi un mese, dal 20 settembre al 16 ottobre 2022, il Festival Inventaria - La festa del teatro off anima alcuni tra gli spazi indipendenti più interessanti di Roma. Giunta alla sua XII edizione, la manifestazione ideata e tenacemente portata avanti dalla Compagnia DoveComeQuando è un evento imperdibile per chi vuol farsi una idea di cosa accade lontano dai palchi blasonati e dalle costose produzioni. In più, con il gradito ritorno della sezione demo – lavori in corso della durata massima di venti minuti – si può dare una sbirciatina al teatro che verrà, assaporando le eventuali possibilità e pecche di spettacoli in potenza.
Per il debutto di questa sezione, la sera del 7 ottobre un pubblico di curiosi, appassionati e addetti ai lavori si riunisce presso Fortezza Est, punto di riferimento della scena off nella periferia romana: sono sei i titoli, molto diversi tra loro per genere, argomento e qualità, che si alterneranno sul palco. Si inizia con Parole a vuoto, di Francesca Mignemi per la regia di VersoRiflesso con Eleonora Landi, Elisa Pastore, Jessica Sedda: una serie di non detti all’interno di una festa di compleanno lascia intuire la scomparsa improvvisa e volontaria di un giovane amatissimo. Stupisce la scelta di un tono così controllato e poco spontaneo da parte delle attrici per dar voce a un dramma emotivo. È poi la volta di Feel di e con Antonio Anzilotti De Nitto: evidentemente facendo tesoro della sua laurea in Psicologia Clinica, l’interprete mette in scena un vorticoso monologo che, allontanandosi sempre più dal registro comico dell’inizio, arriva a trasmettere pienamente il parossismo della condizione schizofrenica. La regia è di Giulio Costa. La prima parte della serata si conclude con Fuoco fatuo di e con Emma Rebughini: purtroppo al sapientissimo uso del corpo non corrisponde un’altrettanta resa della voce, rendendo il tutto più sfocato che suggestivo.
Si riprende con All you can vax di e con Enoch Marrella: ritmo vivacissimo per un argomento trattato con il giusto piglio satirico, grazie al quale è possibile scorrere una carrellata di ritratti umani con cui il protagonista si trova a interagire passando dall’Hub vaccinale Nuvola Pfizer dell’EUR a quello dell’Istituto Luce di Cinecittà. Chi scrive è curiosissimo circa le dosi successive. È quindi la volta di S.I.R.I. Scopriamo Insieme Realtà Innovative di Roberto Caccioppoli con Riccardo Marotta nel ruolo di un life coach a metà tra il Frank T.J. Mackey di Magnolia, il predicatore americano e l’imbonitore televisivo nostrano: un curioso esperimento che rompe continuamente la quarta parete, coinvolgendo il pubblico in un’escalation di improvvisazione che nasconde un trucco. Il compito di chiudere la prima tornata della sezione demo è affidato a Scusa di e con Jacopo Dragonetti. Con lui in scena c’è Maria Giulia Toscano per la regia di Sergio Brenna. Dichiaratamente pensato per i più giovani, entusiasmo e qualche ingenuità compresi, riesce a tradurre efficacemente le dinamiche di una coppia di adolescenti in cui il sesso invece di essere vissuto con la normale ansia, curiosità e voglia di quell’età diviene momento di alienazione e campo di incomprensione.
Serate come questa del Festival Inventaria andrebbero seguite con grande attenzione: è qui che si scambiano pareri, impressioni, esperienze. Cose di cui il teatro, soprattutto quello off, dovrebbe sempre nutrirsi.
Cristian Pandolfino
10 ottobre 2022