Venerdì, 02 Maggio 2025
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Recensione dello spettacolo Uno zio Vanja in scena al Teatro Ambra Jovinelli dal 15 al 25 febbraio 2018

 

In questa versione riadattata di Letizia Russo di Zio Vanja, uno dei testi teatrali più noti di Anton Pavlovič Čechov, si assiste nel concreto a quello che ormai è diventato il dramma della nostra società.
Čechov scrisse questo testo nel 1897, ed è sorprendente pensare quanto un’opera così lontana sia così vicina ai giorni nostri. Nel dramma, infatti, l’autore russo mette in scena tutte le decadenze, la noncuranza e le pigrizie dell’uomo in quanto essere vivente, se la prende con l’indifferenza della borghesia e dei suoi scarsi slanci di vita mostrando tutta la vacuità e il nulla di cui gli uomini, col tempo, hanno preferito circondarsi. Assistere a Uno zio Vanja è come restare impalati e inerti di fronte alle macerie di una vita a cui si è rinunciato, fingere di voler andare avanti per ritrovarsi sempre al punto di partenza, per non meglio definirlo punto di arrivo.

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Recensione dello spettacolo Michelangelo e il pupazzo di neve, andato in scena al Teatro Brancaccino di Roma dall' 8 all' 11 febbraio 2018

 

Al Teatro Brancaccino è andato in scena uno spettacolo dal titolo promettente: "Michelangelo e il pupazzo di neve", di e con Carlo Vanoni con la regia di Gian Marco Montesano. Tutto lascia presagire un' inedita e originale rilettura della vita e della personalità di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi: Michelangelo Buonarrotti.

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Recensione dello spettacolo “Tutti sono mio cugino” andato in scena dal 2 al 4 febbraio 2018 al Teatro Trastevere di Roma

 Commedia esilarante e molte volte suggestiva per gli artifizi comici che propone all’interno della storia. Enrico Lombardi attore protagonista narra con i mezzi che il comico dispone la storia delle sue radici di provenienza e delle vicende che riguardano la sua famiglia. Lo spettacolo ha inizio con Enrico che entra dalla platea, già dall’inizio è sottolineata l’importanza del rapporto con il pubblico. Prima di cominciare la narrazione l’attore invita gli spettatori a mandare un SMS ad una qualsiasi persona conosciuta e che appare nella propria rubrica del cellulare; in modo di avvertirla a richiamare ad un numero che vedremo essere il corrispondente di una cabina telefonica presente in sala.

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Recensione dello spettacolo Ti porto con me in scena all’Eliseo Off dal 2 al 26 febbraio 2018

 

Loro si chiamano Maria (Lucia Lavia) e Anna (Giulia Galiani), ma in realtà non hanno un nome. Sono due donne, due vittime, due carnefici. Due atomi composti da piccole particelle subatomiche di protoni, elettroni e neutroni. Due donne che non hanno nulla da perdere perché hanno già perso tutto, tranne i ricordi e il dolore.
Trascorrono la loro grigia esistenza in una stanza grigia, con un letto a castello grigio anche quello, un comodino grigio, delle lenzuola grigie, abiti grigi e pile di quotidiani ammassate alle pareti, anch’essi grigi.
E, come l’elettrone e il protone, costituiscono un unico atomo che danno vita alla materia.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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