Domenica, 20 Aprile 2025
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Recensione de I TACCUINI DI MOSELLA FITCH, al teatro Due Roma dal 3 all'8 marzo 2015

Mosella, una simpatica signora anziana, rinuncia ad avere segreti post mortem. Attraverso Peter, un ragazzino a cui è destinata una lettera d'”istruzioni” scritta da lei stessa, dona le sue tracce a noi, poveri giovanissimi garzoni di bottega che ci troviamo tra le mani il fardello di emozioni di una donna senza filtri e diventiamo ereditieri di ciò che più sta a cuore a Madame Fitch: i suoi taccuini, che ci mettono in collegamento con un mondo fantasma. Èil mondo del passato, dell'esperienza, della fine dei giochi. Mattoncini che si depositano sulla muraglia della vita sulla Terra, ma che nella realtà dei fatti esistono solo nella memoria dei superstiti e nelle tracce visibili, che siano scolpite sulla carta, sul terreno o sulla pietra. Perciò, Mosella supera il tempo della sua vita, nonostante abbia deciso lei stessa di porvi fine, e continua ad interagire con chi resta.

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Recensione de Siamo tutti in pericolo. L'ultima intervista di Pier Paolo Pasolini, in scena al teatro Vascello dal 5 al 15 marzo 2015

Nel giorno della sua nascita il teatro Vascello, in collaborazione con Fahrenheit 451 Teatro, celebra il ricordo di Pier Paolo Pasolini a 40 anni dal suo assassinio.

Un ricordo, una rievocazione, che avviene attraverso le sue parole, quelle che lo rendono ancora vivo. Quelle parole che come fuoco incandescente, aprendosi sul palco fanno riflettere su di una realtà ancora attuale. Problematiche che Pasolini aveva evidenziato con unica caparbietà. Temi densi, duri, difficili da digerire che vengono però resi efficaci con poche, precise, vere e per questo amare per chi le ascolta, parole. 

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Recensione de Il battito del mondo, in scena all'Auditorium il 3 marzo 2015

Sono quasi le 20, ci troviamo sugli spalti all'Auditorium. Il cielo è sereno e stellato, tra due giorni sarà luna piena, ma luna stasera è più bella che mai nella sua imperfezione.

Un'atmosfera surreale, i minuti passano in fretta, si fanno subito le 21, entriamo nella Sala Sinopoli...prima fila.

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"Voglio essere considerato un poeta jazz che suona un lungo blues in una jam session d'una domenica pomeriggio."         (Jack Kerouac)

 



All'interno del progetto Singolare/Plurale abbiamo seguito "Sogno di una notte di mezza estate" in una particolare  jam session teatrale che ha visto, il 25 febbraio, sul palco del Brancaccino: Lorenzo Acquaviva, Elena Arvigo, Roberto Corradino, Giandomenico Cupaiolo, Nicola Danesi, Roberto Latini, Valentina Picello, Lorenzo Profita, Roberto Rustioni, Federica Santoro, Andrea Trapan improvvisare sul noto testo di Shakespeare per la drammaturgia di Francesca Macrì.

Ovviamente la messa in scena è stata condizionata da un eptalogo che prevedeva che i liver ricevessero il copione 36 ore prima dello spetacolo e vietava prove collettive e incontri clandestini sia pure per provare una singola battuta. Erano concessi solo minimi contatti telefonici per, mail o skype.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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