Recensione dello spettacolo La Commedia della Vanità in scena al Teatro Argentina dal 29 gennaio al 9 febbraio 2020
“Se lo spirito non diventa immagine, sarà annientato insieme col mondo.”
(Simon Mago)
La Commedia della Vanità di Claudio Longhi messo in scena a partire da un testo di Elias Canetti è racconta la ciclica ascesa e decadenza del rapporto dell’uomo con il proprio ego, prospettando un’inesorabile ripiegarsi dell’uomo su sé stesso e sulla propria immagine.
Lo spettacolo di Longhi diventa allora un monito universalizzabile: nell’era dell’iperfetazione dell’immagine, La commedia della vanità invita lo spettatore ad utilizzarla con parsimonia, a riflettere su quanto la propria immagine sia il proprio patrimonio più prezioso, fornendo una sorta di libretto di istruzioni su cosa provoca l’eccesso di autoriflessione.