Domenica, 24 Novembre 2024
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Quel che resta al Teatro Lo Spazio: quando la morte offre una seconda vita

Recensione dello spettacolo Quel che resta, di Daniele Trombetti e Daniele Locci. Regia di Daniele Trombetti In scena al Teatro Lo Spazio dal 20 al 30 Ottobre 2022   

 

A volte il passato non si chiude come vorremmo e  i suoi spifferi riecheggiano nel presente a reclamare una degna sepoltura e ad offrirci, chissà per quale dinamica karmica, una seconda possibilità. Tre ex compagni di scuola, Linda ( Francesca Bellucci), Enrico ( Daniele Locci) e Silvano ( Daniele Trombetti), ai tempi inseparabili amici, si ritrovano a condividere  a distanza di anni l'esperienza di un lungo viaggio in macchina per onorare la volontà e la memoria di Antonello (Federico Capponi), un loro amico prematuramente deceduto, anch'egli compagno di avventure ai tempi della scuola. La destinazione  è il nord Europa  e l'idea è di spargere le ceneri del loro amico  nel lago di Stettino, il posto in cui ha sempre sognato di andare, affascinato dall'aurora boreale. Purtroppo la relazione dei tre nel presente risente di ciò che è avvenuto nel passato di cui Silvano porta ancora le cicatrici. Egli infatti, dopo otto anni di fidanzamento, è stato lasciato da Linda che, fidanzatasi poi con  Enrico,  ha fatto scivolare  Silvano in un buco nero caratterizzato da depressione, psicofarmaci e rancore mai elaborato verso la nuova coppia. Il percorso in automobile, già accidentato da numerosi inconvenienti, diviene quindi ancor più scomodo e precario dall’imbarazzo della coppia causato dai repentini ed impulsivi cambiamenti d'umore di Silvano.  

Ma il viaggio è lungo e quello dentro se stessi ancor più disagevole. Ma proprio nel momento di maggior smarrimento la vita offre una resurrezione. L'incontro inaspettato con Manuela (Beatrice de Luigi) regala a Silvano il proprio riscatto e la preziosa capacità  di guardare oltre.  

Pièce decisamente  gradevole e ben interpretata sia sotto il registro recitativo che in quello espressivo, dove la movimentazione del corpo restituisce peso e tridimensionalità  alla parola connotandola di nuove sfumature cromatiche caratterizzate da spontaneità e naturalezza. La drammaturgia, ricca di spunti prevalentemente divertenti con riverberi anche a carattere sociale, pur trasferendo in alcuni passaggi la sensazione del già visto, riesce tuttavia a trovare una propria rotondità attraverso riusciti interventi registici. Questi, a cura dello stesso Daniele  Trombetti, si sostanziano in inserti musicali, coreografici  e soluzioni a matrice cinematografica. A tal proposito, particolarmente apprezzato è stato l'utilizzo di numerosi flashback a cui è stato affidato il compito di esplicitare gli antefatti, permettendo al personaggio Antonello di entrare in scena a più riprese e “raccontarsi”. L'utilizzo anche del palco collaterale a quello centrale ha contribuito ad impreziosire la partitura drammaturgica sviluppandola contemporaneamente in due ambienti diversificati.  Ben curati i tratti caratteriali  dei cinque personaggi la cui diversità testimonia come le differenze siano occasione di autentico incontro e non di distacco. Si è avvertita, tuttavia, la mancanza di una modulazione del registro espressivo e caratteriale di ciascun personaggio, che avrebbe reso questi più credibile, senza denaturarlo, distogliendolo  dal pericoloso burrone della prevedibilità. Il disegno luci di Matteo Antonucci ha efficacemente dialogato con le tonalità emotive della narrazione, mentre l’accuratezza  dei costumi ( Elena Fiorenza) e la versatilità  dell’ allestimento scenografico ( Abrama Scenografie) hanno contribuito a inspessire la buona fattura dello spettacolo. 

 Sold out al Teatro Lo Spazio per la prima stagionale, con il pubblico decisamente  in visibilio e mai pago di applaudire, quasi un volersi riappropriare prepotentemente di quel gesto rimasto compresso e inespresso per troppo tempo e dove la qualità dello spettacolo ha offerto il miglior pretesto per farlo.  

 

Simone Marcari

23 ottobre 2022

 

Informazioni 

Quel che resta, di Daniele Trombetti e Daniele Locci

Con: 

Francesca Bellucci, 

Daniele Trombetti,

Daniele Locci, 

Beatrice de Luigi 

Federico  Capponi

 Regia di Daniele Trombetti

Scenografie: Abrama Scenografie

Costumi: Elena Fiorenza

Disegno luci: Matteo Antonucci 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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