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Nicoletti stupisce in Persone naturali e strafottenti. Malinconia e spudoratezza in una Napoli nera come la notte
Recensione dello spettacolo Persone naturali e strafottenti di Giancarlo Nicoletti in scena al Teatro Ciak il 15 marzo 2024
Una messa in scena decisamente interessante, quella di Persone naturali e strafottenti, testo scandalo di Giuseppe Patroni Griffi andato per la prima volta in scena nel 1974 con la regia dell’autore stesso e un cast che comprendeva Pupella Maggio, Gabriele Lavia e Mariano Rigillo, direttore artistico dell’accogliente teatro Ciak.
Il nuovo allestimento, diretto da Giancarlo Nicoletti, riporta sulla scena drammatica un’attrice di carisma e di mestiere, perfetta in ruoli come questo, come Marisa Laurito, alle prese con un personaggio sofferente e fitto di ombre. Laurito è Donna Violante, tenutaria di un appartamento che affitta per gli incontri sessuali dei femminielli della Napoli notturna; una Napoli nera, cupa, sotterranea molto diversa da quella rappresentata usualmente.
La sera di fine anno irrompe nel suo salotto addobbato di lanterne giapponesi Mariacallàs (Nicoletti), travestito folleggiante sull’orlo della depressione, insieme a una giovane coppia di ragazzi, uno studente omosessuale Fred (Poggi) che ansima tra le costrizioni di una vita priva di libertà, e uno scrittore di colore Byron (Beshir), divorato dalla rabbia per le umiliazioni subite in passato. La scena è semplice e funzionale: lampade giapponesi, un letto, una finestra sul mondo e altri pochi elementi. L’azione si svolge tutta in un unico interno, di sera, dove ci si incontra e scontra senza esclusione di colpi.
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