Recensione dello spettacolo della FSOA al ‘Giovanni da Udine’ il 17 febbraio 2024
Il ‘Giovanni da Udine’, in questa stagione ha offerto numerose occasioni per preziose riflessioni, musicali e non solo, proponendo spettacoli inconsueti, incontri stimolanti, creando situazioni culturali di grande spessore.
Sicuramente rientra fra le proposte più interessanti il concerto della Female Symphonic Orchestra Austria diretta da Silvia Spinnato, con la partecipazione speciale di una delle voci più importanti degli ultimi trent’anni, il soprano friulano Fiorenza Cedolins , che in qualità di direttrice artistica, carica dalla quale è decaduta proprio il giorno prima del concerto, aveva organizzato l’evento.
Peraltro una brillante conferenza tenuta da Carla Moreni, critico musicale e docente di storia del teatro, aveva affrontato, nel pomeriggio, il tema importante del ‘Gender gap’, sempre drammaticamente attuale, offrendo una serie di interessanti spunti per meglio assaporare il concerto serale e della figura di Amy Marcy Cheney Beach , pietra miliare per la cultura americana, ma anche un caposaldo delle lotte per l’affermazione dei diritti delle donne.
Il programma della serata, premiata da una partecipazione amplissima di pubblico che riempie ogni ordine di posti, è quanto mai stimolante: la prima parte è dedicata a Amy Marcy Cheney Beach pioniera della composizione americana, autrice della sinfonia op. 32, “Gaelica”, prima composizione sinfonica a firma femminile pubblicata in America ed eseguita, nel 1894, dalla Boston Symphony Orchestra.
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