Sabato, 18 Gennaio 2025
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Allo Spazio Diamante in scena le Cattive Compagnie con il thriller “39 scalini”

Recensione dello spettacolo “39 scalini” in scena al Teatro Spazio Diamante dal 20 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025

 

 

Quando il teatro non è solo impegnato o impegnativo diventa godibile e divertente. È questo che accade con lo spettacolo messo in scena allo Spazio Diamante di Roma dalle Cattive Compagnie. Annoiare è una parola bandita dal vocabolario di questa compagnia perché, se così non fosse, le due ore piene di rappresentazione non trascorrerebbero veloci e in modo accattivante. 

Il racconto dei 39 Scalini, narrato originariamente da John Buchan e trasposto sul grande schermo da Alfred Hitchcock, ruota intorno a Richard Hannay, uomo d’affari di trentasette anni, bello, alto e con baffi a matita. Annoiato dalla sua vita, una sera decide di uscire dal suo appartamento di Portland Place per andare al London Palladium. Qui assiste a una dimostrazione del famoso Mr. Memory, un uomo con una memoria fotografica formidabile. Durante lo show, però, uno sparo fa scoppiare il pandemonio. Richard tenta di fuggire e nella folla incontra Annabella Schmidt. Questo incontro sarà l’inizio della sua nuova avventura. Intrappolato in un giallo apparentemente senza uscita, l’Hannay interpretato da Marco Zordan è il perno attorno al quale si muovono gli altri tre interpreti ovvero Alessandro Di Somma, Diego Migeni e Yaser Mohamed.

L’opera teatrale, qui diretta da Leonardo Buttaroni e arricchita dalle scenografie di Paolo Carbone, si basa sull’adattamento del 2005 di Patrick Barlow che la pensò per un cast di quattro interpreti atti a recitare più di un personaggio, anche contemporaneamente. In particolare, mentre il protagonista è sempre lo stesso, gli altri si avvicendano in diversi ruoli: oltre a vestire i panni dei personaggi femminili impersonano tutti gli altri personaggi, buoni, cattivi, uomini, donne e anche oggetti inanimati. 

Ciò che rende spassosa, divertente e a tratti irriverente la messinscena è proprio il suo essere un mix tra comedy e thriller. La tensione di sottofondo è la vera forza motrice dello spettacolo poiché è quest’ultima a determinare le azioni di tutti i personaggi, eppure lo spettatore ne avverte solo un’infinitesima parte dato che le risate la fanno da padrone. Fin dall’inizio, infatti, spadroneggiano le gag esilaranti e gli innumerevoli travestimenti che il trio Di Somma-Migeni-Mohamed deve sostenere, e non mancano intrighi, colpi di fulmine e colpi di scena con inseguimenti che coinvolgono il pubblico in maniera totale. 

Particolarità della compagnia è la capacità di giocare con una rara abilità evocativa e di affidarsi all’immaginazione propria ma soprattutto di fidarsi di quella dello spettatore. In una sorta di mutua complicità, infatti, il pubblico partecipa divertito all’illusione scenica per la quale due bauli diventano i sedili di un’automobile o due ombrelli si trasformano nelle ruote di una moto. E come ha dichiarato lo stesso Buttaroni: “L’intento è quello di permettere al pubblico di divertirsi insieme agli attori, godendo dei travestimenti a vista, attraverso l’illusione dichiarata di bauli che diventano treni, corde che formano fiumi o scale che si trasformano in ponti”. 

Guidati verso la più improbabile delle avventure, gli spettatori arriveranno alla soluzione del mistero senza provare la sensazione di volersi alzare dalla poltrona, ma con la curiosità di arrivare a vedere fino a dove si spinge la bravura di questi attori che sanno come animare un palcoscenico con i loro ritmi incalzanti e tempi comici studiati nel dettaglio. 

 

Diana Della Mura

22 dicembre 2024

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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