Domenica, 24 Novembre 2024
$ £

Il condominio di Giulia al teatro Cometa Off: quando la speranza non è l’ultima a morire

Recensione dello Spettacolo Il Condominio di Giulia in scena al Teatro Cometa OFF dal 18 al 30 ottobre 2022

 

“Le Verità, scomode, che i nostri inquilini interiori ci raccontano e che, possibilmente, cerchiamo di non ascoltare: quando corpo e mente smettono di essere una sola cosa”.

“Il Condominio di Giulia” è la dramedy scritta da Francesca Staasch e con la regia di Riccardo Scarafoni, che interpreta anche uno degli attori protagonisti. 

In scena al Teatro Cometa OFF di Roma fino al prossimo 30 ottobre, lo spettacolo, vivace e colorato, è il tentativo di affrontare tematiche complesse relative al senso dell’esistenza assumendo una chiave di lettura comica e ironica, ma non per questo meno profonda. 

Che cosa accade nella nostra interiorità quando siamo chiamati a prendere decisioni fondamentali per la nostra vita o per quella dei nostri cari? Qual è il ruolo della Rimozione? Come agisce il Senso di Colpa? Quanto spesso ci osserviamo dal di dentro e che grado di ascolto abbiamo di noi stessi?

Lo spunto è la storia di Giulia, che si intuisce e si snoda lungo tutta la durata della messa in scena e nella quale lo spettatore può facilmente immedesimarsi: 43 anni appena compiuti (praticamente 39 per dirla con la voce “di” Speranza); un compagno, Giorgio, che ama e che fa letteralmente e visibilmente pulsare Cuore (una esilarante ed energica Ughetta D’Onorascenzo), un rapporto conflittuale con Madre, causa di episodi di Rimozione e del Senso di Colpa (Fabrizio Sabatucci, abbigliato da prete). Afflitta dalla sindrome del Bianconiglio tipica della società contemporanea, Giulia è un’autrice televisiva con una carriera avviata, sempre di corsa tra un appuntamento e un altro, tra impegni professionali e privati, al limite dell’esaurimento “di” Sistema Nervoso (interpretato da Riccardo Scarafoni, volutamente apatico e disperato). Tutto, nella vita di Giulia, scorre secondo una routine quotidiana già trascritta in agenda, tra alti e bassi, doveri e responsabilità. Finché, un giorno, un episodio imprevisto e traumatico, annunciato da una voce femminile fuori campo, cambia totalmente il corso della (sua) storia: Sistema Nervoso e Corpo, dapprima uniti in un sodalizio apparentemente indistruttibile, vivono un momento di crisi e minacciano di lasciarsi. Qual è il destino di Giulia?

Tutti gli inquilini de “Il Condominio di Giulia” sono convocati a riunirsi in una assemblea straordinaria per aiutarla a prendere una decisione fondamentale. Lo spettatore viene così catapultato all’interno della mente e dell’animo di questa giovane donna e lo spettacolo ha inizio.  

Vestiti con abiti cuciti sul personaggio ma tutti indistintamente di colore bianco, sdraiati su tre letti a castello, immersi in una scenografia colorata che richiama alla memoria la stanza di una bambina, con un esteso e soffice tappeto rosa sul pavimento, una poltrona colorata, un tavolino su cui è poggiato un telefono con i fili e, infine, un evocativo baule azzurro con una scritta bianca Rimozione, si svelano finalmente i veri protagonisti della messa in scena: Coscienza (Veruska Rossi, la prima interlocutrice di Incoscio), Razionalità (con la simpatica interpretazione di Gabriele Linari), Cuore, Senso di Colpa, Sistema Nervoso e Speranza (Fabiana Bruno, perfettamente calata nel ruolo).

Tra battute che si alternano esasperate fino a sovrapporsi e a trasformarsi in discussioni, prese di posizione, ricerca del compromesso e riappacificazioni, accoramenti e litigi, tutti destinati all’unica priorità di arrivare a una decisione definitiva e comune per Giulia, il pubblico ride, si immedesima, si commuove, rimane esterrefatto e sorpreso, il tutto in una volta.

L’uso dello spazio scenico e degli elementi di scena messi a disposizione, così come la scelta di un lessico comune e di un linguaggio assolutamente informale rispondono all’esigenza narrativa e registica, riuscita, di richiamare alla mente dello spettatore esattamente la situazione di una riunione di condominio, offrendo, attraverso questo parallelismo, la possibilità di visualizzare concretamente e praticamente la complessità dell’animo umano.

Alcune scene, tuttavia, sembrano dilungarsi troppo creando una sensazione di ridondanza e di perdita di attenzione e obbligando gli attori a uno sforzo riempitivo non necessario, pur non mancando colpi di scena che scuotono, destabilizzano e riportano a un complessivo equilibrio dello spettacolo. 

Chi avrà, quindi, la meglio tra Coscienza, Razionalità, Cuore, Senso di Colpa, Sistema Nervoso e Speranza? A quale conclusione porterà la riunione di condominio indetta da Inconscio per aiutare Giulia? Qual è il ruolo di Subconscio in tutto questo? E cosa pensano, dall’esterno, Madre, Giorgio e le persone che gravitano intorno al Corpo di Giulia? 

Nel passaggio dalla trasfigurazione scenica alla vita reale, trovare risposte a questi interrogativi non è immediato. Ecco, quindi, lo spunto di riflessione che il "Condominio di Giulia" lascia in eredità  alla platea in ascolto: spostare il punto di vista, rivolgere la lente dell'obiettivo dall'esterno verso l'interno rappresentano già parte della (propria) soluzione. Cominciare a interrogarsi. Le risposte, magari, un giorno arriveranno. La Speranza, in fin dei conti, lo sanno tutti, è l'ultima a morire. 

 

Francesca Sposaro 

25 ottobre 2022

 

informazioni

IL CONDOMINIO DI GIULIA

di Francesca Staasch

Regia di Riccardo Scarafoni

con: Fabiana Bruno, Ughetta D’Onorascenzo, Gabriele Linari, Veruska Rossi, Fabrizio Sabatucci e Riccardo Scarafoni

le voci: INCONSCIO: Cinzia De Carolis; GIORGIO: Francesco Venditti; DOTTORESSA: Cinzia Villari

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter per scoprire gli sconti sugli spettacoli teatrali riservati ai nostri lettori