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Il Mercante di Venezia: l’originale e vivace adattamento di Loredana Scaramella
Recensione de Il mercante di Venezia in scena al Teatro Olimpico dal 10 al 15 ottobre 2023
Ad accoglierci una scenografia scarna, essenziale disposta su due piani evocativa della struttura lignea del Globe Theatre: è così che il Teatro Olimpico ricrea le atmosfere shakesperiane in cui saranno calati gli eventi narrati ne Il mercante di Venezia. Subito però ci accorgiamo dell’inserimento di elementi originali rispetto all’opera conosciuta: i costumi e le musiche di Adriano Dragotta ci riportano ad un’epoca differente da quella immaginata da Shakespeare: gli eventi rappresentati sono stati posticipati tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, in un clima più vivace e colorato, quasi da Belle Epoque, anche se l’essenza delle vicende rimane inalterata.
Come è noto, due nuclei narrativi s’intrecciano tra loro: l’ambigua relazione d’amicizia tra Antonio e Bassanio e la conquista dell’amore di Porzia da parte di Bassanio. Shakespeare lascia volutamente nell’ambiguità la natura della relazione tra i primi due, anche se spesso tra i due intercorrono intense dichiarazioni d’amore per connotare il loro rapporto. Tuttavia Bassanio è interessato a sposare Porzia, figura femminile emancipata e fuori dai canoni: viene delineata come una donna bella, intelligente, determinata ad ottenere ciò che vuole, in grado anche di trovare soluzioni originali anche in una situazione apparentemente senza via d’uscita come quella del debito contratto da Antonio con l’usuraio ebreo Shylock per procurare a Bassanio il patrimonio necessario a sposare Porzia.
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