Martedì, 15 Aprile 2025
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Recensione di Il dolore del mondo - Le canzoni di Edoardo De Angelis incontrano la poesia di Giuseppe Ungaretti, ad Udine il 3 agosto 2023

 

L’associazione A.C.CulturArti, con il contributo del Comune di Udine, sta proponendo, per la rassegna “Canzoni e poesie contro le guerre", diversi appuntamenti di grande ricercatezza,  volutamente di nicchia, senza essere né snob, né autoreferenziali.

Proposte coraggiose, chiamate a scontrarsi con le bizze e l’inclemenza di una estate meteorologicamente imprevedibile.

Il 3 agosto, in Corte Morpurgo, scorcio udinese fra i più suggestivi, è stata la volta  di "Il dolore del mondo" - Le canzoni di Edoardo De Angelis incontrano la poesia di Giuseppe Ungaretti.
Si è trattato di una serata ricca di spunti di riflessione, un viaggio a due voci, che in realtà sono state tre, con al centro Giuseppe Ungaretti ed i suoi scritti.

La struttura è semplice: Nicola Cossar , giornalista, fa il suo mestiere: racconta alcuni momenti della vita del poeta . Non si finge un attore, non cavalca gli effetti facili che tanto piacciono ad alcuni suoi colleghi, non cerca inflessioni iperboliche, ma procede con discrezione, misuratissimo, attento di essere sempre al servizio della Poesia e della Storia e mai lui il protagonista della scena.

Garbo ed efficacia si incontrano e permettono di costruire la struttura narrativa, nella quale poesia e musica si intrecciano, in una staffetta introspettiva di grande impatto, anche grazie alle commoventi canzoni di  De Angelis, cantautore raffinato, che distilla dal suo vasto repertorio  alcuni brani, coraggiosamente liberi da stereotipi formali e mai  scontati che, pur parlando apparentemente d’altro, sono ebbri delle atmosfere poetiche ungarettiane, respirate e calate in contesti contemporanei.

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Recensione dello spettacolo “ Un sogno a Istanbul", di Alberto Bassetti. Con Maximilian Nisi e Maddalena Crippa, Mario Incudine e Adriano Giraldi. Regia di Alessio Pizzech. Andato in scena al Teatro Nuovo di Napoli l'8 e 9 luglio 2023 all'interno della Kermesse Campania Teatro Festival svoltasi dal 9/06/2023 al 9/07/2023

 

Succede che l'implicito abbia una propria storia da raccontare più densa, sofferta e differente dal visibile che di questo ne rappresenta solo l'aspetto più immediato e intellegibile. La rappresentazione de: Un sogno a Istanbul tratta dal libro di Paolo Rumiz: La cotogna di Istanbul è espressione di quel tormentato dialogo tra la narrazione come fenomenologicamente appare e uno sfondo narrativo più profondo e vibrante carico di gesti mancati e parole lasciate crescere e fermentare nell'oralità. L’implicito diviene ora sottotesto, ora sfondo storico, ora osservatore silenzioso di quel tempo che tramuta una semplice missione di pace a Sarajevo, da parte dell' ingegnere austriaco Maximilian von Altenberg, in una virata della propria esistenza dopo l'incontro con la bosniaca Maša.

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Recensione di ‘Aida di Giuseppe Verdi all’Arena di Verona dal 16 giugno all’8 settembre 2023

 

L’Arena di Verona festeggia la centesima stagione con una  doppia inaugurazione ed una programmazione ricchissima di titoli  e grandi interpreti.

Il 16 giugno la trasmissione in mondovisione di ‘Aida’, il giorno dopo l’apertura riservata al  pubblico tradizionale degli appassionati dell’anfiteatro veronese.

Una operazione mediatica importante, con uno stuolo di vip, molti più famosi  che realmente interessati all’opera, molte polemiche, anche a causa di un infelice volantino con l’invito ad applausi e standing ovation, un  allestimento anticonvenzionale che prometteva, peraltro mantenendo le aspettative, ‘una Aida come non avete mai visto’.

Obiettivo centrato, nel bene e nel male, da parte dell’attivissima sovrintendente Cecilia Gasdia, che in questi anni , al di là di polemiche e schieramenti, ha avuto il grosso merito di riportare in Arena i grandi nomi dell’opera. Anche in questo caso nel bene e nel male. Perché in molti casi si è trattato di ombre pallide dal passato glorioso oppure di arrivi a sorpresa, che più che un personaggio  interpretavano loro stessi.

La pubblicità  che l’evento ha suscitato ha aperto  un dibattito amplissimo, internazionale  ed ha acceso l’attenzione dei media sull’anfiteatro veronese come non accadeva da anni.

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Narni, gli edifici medievali sbozzati di pietra dura, vicoli che sembrano scorci di film e attraversando uno di questi si arriva in una piazzetta che sembra il set di un film, e forse lo è, o meglio da lì a poco lo diventerà. Un teatrino ricostruito con criteri ecologici che va a riprodurre il più blasonato teatro Manini, simbolo della cittadina umbra. Un progetto questo del teatrino viaggiante assolutamente sperimentale che si inaugura in questa quarta edizione del festival del teatro di Narni, non a caso sottotitolato: "possibilità nascoste". E una delle prime possibilità che questo festival offre è l'incontro con Nicola Lagioia titolato "Presto saprò chi sono".
Nicola Lagioia è uno scrittore e sceneggiatore, attualmente dirige Nichel, la collana di narrativa italiana di minimum fax, dal 2016 a pochissimo fa direttore del Salone internazionale del libro di Torino, che con lui alla direzione ha ritrovato un fulgore meritato.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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