Sabato, 23 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo Il Minestrone, di Niccolò Felici. Regia di Alessandro  Cecchini. In scena al Teatro Lo Spazio il 12 e 13 gennaio 2023

 

Molto più di un piatto composto da verdure e ortaggi. Il minestrone non è la somma dei singoli ingredienti ma l’incontro tra gli stessi: le prerogative del singolo elemento si armonizzano con quelle altrui e le differenze individuali lasciano il posto alla coralità. Il minestrone quindi metafora della parte sana dell'umano agire, quella che sa essere parte di un tutto. È questa la sfida implicita cui sono chiamati lo chef Guido, i due cuochi Dario e Sofia, e Richard, il responsabile di un improbabile ristorante, mai decollato e destinato a chiudere a breve. L'unica soluzione per evitare il fallimento è avere il coraggio di rinnovarsi, proponendo piatti nuovi, cambiando look e nome al locale: abbandonare insomma le certezze di sempre dietro le quali i quattro amici si sono pigramente nascosti disperdendo e depauperando i loro entusiasmi.

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Recensione dello spettacolo Astor, Un secolo di tango in scena al Teatro Quirino dal 19 al 25 dicembre 2022

 

Le storie con una potenza narrativa straordinaria si possono rappresentare in molti modi, soprattutto se la storia è quella di Astor Piazzolla. Nel musicista argentino l’apertura ad un linguaggio musicale contaminato è anche conseguenza di un elemento biografico del tutto imprescindibile. Piazzolla trascorse parte dell’infanzia e della giovinezza a New York, dove la famiglia si era trasferita dall’Argentina in cerca di lavoro: erano gli anni del proibizionismo ed i Piazzolla integravano il bilancio familiare con la distillazione clandestina di alcool per conto della malavita italiana. Come George Gershwin, respirò il melting pot musicale della Grande Mela e non lo dimenticò mai.  La Buenos Aires degli anni cinquanta era una realtà sostanzialmente chiusa e provinciale, ma Piazzolla guardò sempre al di là dei confini. 

La leggenda narra che la prima volta che Borges ascoltò Piazzolla in concerto uscì dalla sala sbraitando: “Questo non è tango”. Era il tango nuevo, quello pensato, ideato, suonato da Astor Piazzolla, un’altra cosa, una rivoluzione.  La voce di Jorge Luis Borges, fuori campo, ci ricorda questo legame particolare tra loro.

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Recensione della replica del 17 dicembre 2022 de La Boheme al Verdi di Trieste Trieste

 

In occasione di ‘La Boheme’, il Verdi di Trieste, che ha opportunamente organizzato le repliche dei titoli  di questa ricca stagione lirica nei fine settimana, ha schierato due compagnie.

 In realtà alla fine le compagnie sono state tre, perché per problemi di salute i tenori della prima e della seconda compagnia sono stati sostituiti all’ultimo momento da Azer Zada, volenteroso interprete di Rodolfo nelle prime due date.

Nelle recite successive è rientrato prima Alessandro Luzio di Scotto, che ha affrontato con onore il ruolo nonostante una tosse persistente che non ha compromesso la sua prova e nella recita cui abbiamo assistito ha potuto esordire anche Carlos Cardoso, giovane tenore portoghese che in questo momento della sua carriera sta affrontando ruoli decisamente impegnativi, da Riccardo a Pollione.

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Recensione de La signorina Papillon in scena al Teatro Lo Spazio dal 16 al 18 dicembre 2022

Ne La signorina Papillon è immediatamente riconoscibile la cifra stilistica dello scrittore, giornalista, umorista, drammaturgo Stefano Benni. I personaggi di Benni solitamente si muovono in un clima estraniante, surreale, paradossale, paragonabile alle atmosfere del teatro dell’assurdo. In questo caso, la protagonista, infatti, è Rose, il cui habitat naturale si trova all’interno di un giardino dove si dedica solo alla cura delle sue rose e di un pappagallo. ignorando completamente il mondo esterno. Non è chiaro se il pappagallo, le rose e il giardino siano reali, ma ogni elemento ha dei contorni sfumati e fa parte di un insieme dai connotati irreali. Interagiscono con lei altri personaggi altrettanto atipici: il militare Armand, il poeta Millet e l’amica lasciva Marie Louise.  È Rose al centro della drammaturgia e gli altri ruotano attorno alla sua figura.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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