Recensione dello spettacolo di improvvisazione teatrale “Naked – Studi Nudi d’Improvvisazione”, in scena al Teatro Stanze Segrete di Roma nei giorni 15, 16 e 17 Febbraio 2019
Naked è un pregiato prodotto di raffineria teatrale, uno spettacolo di trascinante empatia che convoglia il pubblico verso il mondo, intimo e profondo, dei suoi protagonisti.
Uno spazio, un tempo e due attori costretti muovercisi intorno senza poter oltrepassare quel ristretto universo ai bordi del quale gli spettatori assistono quasi con il timore di disturbare, tanta è la vicinanza ai sussulti, ai fremiti e ai sospiri della coppia di interpreti. Fabrizio Lobello e Patrizio Cossa salutano con inebriante magistralità l’affezionato pubblico di “Naked – Studi Nudi d’Improvvisazione”, progetto che, sotto l’accurata e onnipresente regia di Giorgia Giuntoli, nasce nel 2016 e volge ora al termine non prima di aver nuovamente convinto pubblico e critica delle infinite potenzialità di un’improvvisazione spogliata di ogni orpello, nuda in tutta la sua sconvolgente bellezza, ridotta al più minimale grado di esistenza, quello dove gli attori altro non hanno che due sedie sopra le quali prendono forme le anatomie di due protagonisti, ogni sera diversi e ogni sera spinti ai confini della loro esistenza, scandagliata in ogni direzione.