Martedì, 05 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo La Tragedia del vendicatore di Thomas Middleton per la regia di Declan Donnellan, versione italiana a cura di Stefano Massini, andato in scena al teatro Argentina dal 23 gennaio al 3 febbraio 2019

 

“(…) forte come la morte è l’amore,

tenace come gli inferi è la passione:

le sue vampe son vampe di fuoco,

una fiamma del Signore! (…)

Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa in cambio di amore, non ne avrebbe che dispregio”.

(Cantico dei Cantici 8:6-7)

 

Ahi Ahi Ahi Ahi l’amore è forte come la morte” il brano di Gianluca Misiti, un allegro swing, apre e chiude “La Tragedia del Vendicatore”, in netto contrasto con i toni cupi e pulp dello spettacolo, quasi fosse un’ancora dalla quale calarsi e risalire per un viaggio nella parte più oscura, violenta e irrazionale dell’animo umano. Lo swing ci ricorda che siamo il pubblico di uno spettacolo e che in fondo ci stiamo divertendo o per meglio dire, in questo caso, divergendo.

Recensione dello spettacolo Parolacce Sottovoce, andato in scena dal 28 al 29 gennaio 2019

 

La libertà si conquista urlando. Lì dove la voce diviene uno strumento che rivendica la libertà e che non ferisce ma rigenera l’anima, grazie alla potenza delle parole.

Lo spettacolo ci introduce all’interno di una famiglia mussulmana, dove la giovane Mariem si trova a fronteggiare le difficoltà dell’età adolescenziali, dove la protagonista oltre a dover superare i propri limiti e le proprie crisi, è costretta a rapportarsi con gli aspetti tradizionali della sua cultura, rappresentati dalla sua famiglia. In questa delicata dinamica, la vita di Mariem assume un ritmo all’insegna della paura e della scoperta. Grazie alle nuove amicizie scolastiche, in particolare quella che avviene con l’amica Eva, la protagonista giunge ad una maturità interiore capace di farle distinguere ciò che è giusto per se stessa da quello che è giusto o legge per gli altri. Nel confrontarsi e nell’affrontare le formalità della tradizione e le illusioni del contesto in cui ora si è inserita, Mariem trae la verità; per avere una libera consapevolezza di come voler condurre la propria vita.

Recensione dello spettacolo Le signorine in scena al Teatro Ambra Jovinelli dal 30 gennaio al 10 febbraio 2019


È una casa modesta, ma dignitosa quella che si apre al pubblico non appena si leva il sipario. Per l’esattezza è la casa di due sorelle, Rosaria e Addolorata, che, oltre a condividere gli spazi domestici, si dividono anche il lavoro nella vecchia merceria di famiglia.
Quella che Carmelo Giammello ci mostra immediatamente è la camera da letto di Addolorata: una stanza dal sapore vintage, essenziale, eppure testimone delle liti, delle offese e dei sogni infranti delle due sorelle. È qui, infatti, che avviene quasi tutto. Qui il pubblico assembla a poco a poco pezzi di storia passata, conosce sogni e speranze taciute, ma anche odio e rabbia repressa delle due protagoniste.

Recensione dello spettacolo “Dopo la prova”, in scena al Teatro Vascello dal 31 Gennaio al 10 Febbraio 2019

 

"Dopo le prove mi trattengo volentieri sul palcoscenico. Mi serve per riflettere in pace e con calma sul lavoro della giornata. È nell'ora del crepuscolo che piomba il silenzio sul grande teatro" recita la voce fuori campo, al sollevarsi del sipario.
Henrik Vogler (Ugo Pagliai), anziano ed affermato regista, è riverso su un tavolo del palcoscenico. Attorno a lui manichini e arredi di scena di vecchi spettacoli. Quando, dopo la prova, il teatro si svuota – sta allestendo ancora una volta ll sogno – rimangono solo il silenzio, le ombre del passato. E i suoi fantasmi.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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