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Il Dio bambino di Gaber e Luporini: la tenace resistenza del bambino a diventare adulto nel rapporto di coppia
Recensione dello spettacolo Il Dio bambino in scena al Teatro Ambra Jovinelli dal 26 al 30 aprile 2023
Siamo di fronte a uno dei testi drammaturgici meno noti del felice sodalizio artistico di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, che in realtà ci lascia subito sorpresi: non ritroviamo la consueta sagace satira sociale e politica dei due geni fustigatori del conformismo e del banale qualunquismo di massa, ma un tema inedito per la loro produzione. Si tratta di una storia di un amore che sopravvive alle intemperie dell’esistenza, una storia reale fatta di egoismo, di tradimenti, di ripicche, d’immaturità, ma che alla fine porta ad una riscoperta dell’uno verso l’altro e ad una crescita di entrambi. La cifra stilistica dei due autori rimane però inalterata: sarcasmo e ironia pungente conditi da una spruzzata di cinismo, minimo, ma immancabile. È narrata dal punto di vista di lui a cui fa da contraltare una lei, spesso speculare nei comportamenti, per cui non esiste una vittima o un carnefice, esiste un incontro tra un uomo e una donna declinato in tutte le sue implicazioni e complicazioni. Nel monologo è Fabio Troiano a dare voce a tutti i protagonisti presenti in scena, interpretando svariati personaggi senza allentare mai l’attenzione del pubblico presente in sala. Il tono di voce è perfettamente modulato sull’emotività del momento e sulle riflessioni estemporanee.