Domenica, 24 Novembre 2024
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Recensione di La Vedova Allegra in Concerto, rivisitazione storica del debutto al Teatro Filodrammatico di Trieste nel febbraio 1907 della famosa operetta di Franz Lehár in scena al Verdi di Trieste il 3 giugno 2023

 

Trieste, con una sinergia che coinvolge il comune, la Fondazione del Teatro Verdi e l’Associazione Internazionale dell’Operetta Friuli Venezia Giulia, riapre coraggiosamente all’operetta.  Dopo anni di oblio, legati agli alti costi delle produzioni, ritorna  il glorioso festival dedicato a questo genere, così apprezzato dal pubblico, ma così complesso da mettere in scena. La rassegna prevede tre titoli: ‘ Il Paese dei Campanelli’, dall’11 al 18 giugno ; ‘Orfeo all’Inferno’, dal 30 giugno  al 9 luglio ed il titolo  iniziale: ‘La Vedova Allegra’, proposta in forma di concerto.

Regista di tutti gli spettacoli Andrea Binetti, impegnato anche come cantante in ogni allestimento ed anche autore della revisione dei testi. Cominciamo con il dire che la tenacia che il cantante triestino mette nel difendere e promuovere l’Operetta è sicuramente encomiabile. La sua è una azione continua, determinata, con degli obiettivi chiari. Ha un suo pubblico che lo segue, che in questo caso ha gremito il teatro, apprezza ogni sua mossa, ride alle battute, applaude alla sua entrata in scena.

Recensione dello spettacolo Chi m'ha vista, scritto, diretto e interpretato da Cinzia Berni e Francesca Nunzi. In scena al Teatro de' Servi dal 23 maggio 2023 al 4 giugno 2023

 

Non sempre è così immediato e facile intercettare le intenzioni e le volontà altrui.   Forse, troppo spesso abituati a prendere come modello il nostro sentire come unico parametro, sistematicamente manchiamo di avere uno sguardo reale sull'altro da noi. Analogamente, format televisivi ideati con finalità di sostegno potrebbero risultare delle scomode forme di aiuto non richiesto. È il caso della trasmissione “Chi m'ha vista”, la cui anima sociale può risultare oltremodo intrusiva agli occhi di chi non ha alcun interesse a farsi trovare o a ricercare familiari scomparsi. A rendere “liquida” e dai confini sfumati la trasmissione, gli ospiti in studio: improbabili personaggi femminili mossi da un duplice desiderio: quello di comparire a tutti i costi in TV o quello di scomparire per sempre dagli occhi del mondo, maledicendo la conduttrice Mosciarelli, rea di averli rintracciati. La stessa sembra perdere ben presto l'identità del proprio ruolo, assecondando quasi inconsapevolmente i capricci degli ospiti, contribuendo così a snaturare lo spirito della trasmissione. “Chi m'ha vista”, parodia del format televisivo “Chi l'ha visto”, sembra infatti essere nella nomenclatura anche una domanda che la Mosciarelli, predata da smarrimento e sgomento, rivolge a se stessa.

Recensione di Turandot di Giacomo Puccini in scena al Verdi di Trieste dal 12 maggio al 21 maggio 2023

 

Turandot allestita in questi giorni  a Trieste si conferma un successo. Apprezzatissime le scene di Paolo Vitale, che si dimostra abile uomo di teatro e profondo conoscitore  delle caratteristiche del palcoscenico triestino e di grande efficacia i costumi, di Danilo Coppola, che in questo caso riescono a rendere più avvenente la figura di Turandot: un corpo dalle forme sensuali censurato da una corazza di porcellana che si disfà man mano che la storia procede.

La regia di Davide Garattini Raimondi, coadiuvato da  Anna Aiello ,  si conferma di grande efficacia. anzi, se possibile, migliora, grazie all’attenzione  a tutta una serie di sfumature che erano sfuggite davanti alla magnificenza del primo impatto.

Recensione dello spettacolo Promenade de santè - Passeggiata di salute di Nicolas Bedos, in scena al Teatro Ambra Jovinelli dal 17 al 28 maggio 2023

Promenade de santè, dalla drammaturgia di Nicolas Bedos, con la regia di Giuseppe Piccioni, in scena al Teatro Ambra Jovinelli, è la cronaca di una nevrosi d’amore, dell’eros che esplode, di una salvezza e comunque di un movimento.  

Lei ballerina, schizofrenica che si immedesima nei personaggi che interpreta nel tentativo di volare in altre identità; lui alcolista, bipolare e narcisista, si incontrano su una panchina della clinica psichiatrica in cui sono ricoverati, si piacciono dal primo momento e quell’attrazione divamperà in un vortice che li condurrà verso un amore capace di mettere a nudo le loro fragilità, in cui trovano spazio confessioni, paure, litigi e allucinazioni, ma sempre nell’accettazione dell’altro “perché non si guarisce mai da se stessi”. Entrambi bulimici d’amore, ne conoscono la spinta al “consumo” e per questo inizialmente non si fidano l’uno dell’altra. Lui ne fa un uso ossessivo; lei è una ninfomane con una giostra di sintomi da innamoramento sempre in movimento. 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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