Lunedì, 25 Novembre 2024
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A continuare le danze, dopo l’inaugurazione del 28 e 29 settembre a suon di Pink Floyd - lo spettacolo-concerto Rievoluzione. Un viaggio alchemico attraverso i Pink Floyd, diretto da Andrea Colamedici, ha infatti, aperto ufficialmente la nuova stagione – sono ancora le sette note.

In scena dunque la musica insieme al teatro: a portare sul palco questo binomio intrigante e sempre apprezzato, questa volta è toccato a dei giovanissimi performers che, con tutta la loro emozione – comprensibilmente ben visibile e sincera – hanno dato vita a “Cinque allegri ragazzi morti, il Musical lo-fi”, dall'omonimo romanzo a fumetti di Davide Toffolo, frontman e chitarrista dei Tre Allegri Ragazzi Morti, nati nel 1994.

Romeo e Giulietta non è solo una delle tragedie più famose ed emozionanti dei nostri tempi, negli anni è diventata il simbolo dell'amore che riesce a vincere, anche se la vittoria è amara, i vizi e le finte virtù degli uomini. Quando poi questa fantastica 'storia', scritta lo ricordiamo da William Shakespeare tra il 1594 e il 1596, torna a vivere in un teatro magico come il Globe Theatre di Roma, e con la regia di Gigi Proietti, le emozioni e gli spunti di riflessione si amplificano.

Come afferma lo stesso Gigi Proietti nel preambolo, questa è una storia, come tutte quelle scritte da Shakespeare, che sembra essere infinita in quanto ogni volta che la rileggi puoi cogliere qualcosa che prima non avevi percepito.

Trascinante, irriverente, cinica, solare, sferzante...insomma, realistica e schietta fino al midollo: queste alcune delle numerose facce e sfumature della comicità esplosiva di Francesca Reggiani, per la prima volta ospite sul palco del Gay Village, presso il Parco del Ninfeo. In una suggestiva cornice circondata dal verde dell’Eur, la Reggiani sale in cattedra, proponendo lo spettacolo che ha fatto il giro dei teatri, “Cinquanta sfumature di Francesca” appunto, tutto a base di Pil e sex appeal: la performance della comica romana, infatti, è un mix di trovate e sketch che oscillano tra la politica, i costumi, la società e il quotidiano, caotico e dispersivo vivere della capitale, una realtà mai a… “senso unico”. 

testo: Harold Pinter

regia: Giacomo Galantucci

con: Valentina Borriello, Fabio Liparulo

 

Ci sono opere d'arte, come quelle di Robert Cottingham, che nel totalizzare lo spazio visivo dell'opera sul compimento retinico di un dettaglio, riescono a travalicare non solo lo specifico materiale del soggetto, ma anche i limiti della realtà dimensionale che viviamo, permettendoci un'indagine virtuale di oggetti, ambiti e questioni del nostro mondo ben più difficoltosa se distratti dai connotati materiali di questa realtà, nonché degli elementi che la vivono.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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