Venerdì, 01 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo “La scuola” in scena al Teatro Quirino dal 29 marzo al 10 aprile 2016

Sono passati 20 anni da quando il film di Daniele Luchetti “La scuola” è uscito nelle sale cinematografiche italiane: ciò che nel 1995 il regista proponeva sul grande schermo era un vero e proprio spaccato di quella che era la scuola italiana vent’anni fa. Sul testo di Domenico Starnone, il film, già trasposizione della piece Sottobanco, sottolineava come nel microcosmo di un qualsiasi edificio scolastico, studenti e insegnanti convivessero, alla men peggio, cercando di tirare avanti senza troppe faide e senza creare problemi gli uni agli altri. Tanti i guai e le preoccupazioni di un insegnante all’epoca, e altrettanti oggi: dopo aver visto il film e assistito allo spettacolo, la domanda nasce spontanea... ma è cambiato davvero qualcosa negli ultimi vent’anni? 

Recensione dello spettacolo “Journal d’un corps” in scena al Teatro Argentina dal 23 al 25 Marzo 2016

Il diario di un corpo. Per una volta non un diario dei ricordi o delle emozioni o delle passioni, non un diario che punta a raccontare le vibrazioni di uno spirito, né un diario che vuole indagare sulla psiche, piuttosto un diario che si ripromette di descrivere solo ed esclusivamente l’umano involucro materiale. 

Recensione del Benvenuto Cellini in scena al Teatro Costanzi dal 22 marzo al 3 aprile 2016

"Io ho curato nove regie di opere liriche, e tra queste ha un valore particolare il Benvenuto Cellini. Si tratta di un lavoro difficile, <<monstre>> di Berlioz, che proprio per la sua particolarità e grandiosità, è stato pochissimo rappresentato: solo quattro messe in scene in tutto il Novecento. Si capisce che la rappresentazione del Benvenuto Cellini è un evento. Insomma, a Roma, fuori dal teatro, c'erano i bagarini. Era riuscita bene ed aveva registrato il sold out. Niente! Solo sei repliche! Le scenografie erano stupefacenti, disegnate da Quirino Conti, uno spettacolo straordinario."

Recensione dello spettacolo Yesus Christo Vogue al Teatro Dell’Orologio dal 16 marzo al 26 marzo 2016

Un dio smette di esserlo se non è rimasto più nessuno a venerarlo, riconoscendolo così come tale: è questa la vera tentazione, ancor più della cosiddetta “ultima”portata sullo schermo da Martin Scorsese molti anni fa, di Cristo. È forse per questo che, a dispetto dei moniti, delle minacce, degli anatemi contenuti nei libri sacri e pronunciati dai pulpiti da più o meno duemila, l’uomo è ancora qui. Nonostante le innumerevoli nefandezze di cui si è macchiato, come ricordano bene gli schermi che disseminano l’ingresso allo spazio dove andrà in scena Yesus Christo Vogue e che mostrano, alternandole, varie scene di atrocità: da quelle estetiche, come bambine truccate che si atteggiano a miss, starlette da reality con labbroni rifatti e palestrati gonfi di steroidi, ai discorsi di Putin che incentiva il capitale materno, passando per varie forme di esecuzione sommaria e corpi smembrati per motivi religiosi e non.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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