Venerdì, 01 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo Vorrei la pelle nera in scena al Teatro Brancaccio dal 13 al 23 ottobre 2016

Vorrei la pelle nera in scena al Teatro Brancaccio di Roma dal 13 ottobre è un viaggio all’interno della musica Soul, la musica dell’anima, quell’anima che non ha colore. Il titolo del musical dà, infatti, spunto per raccontare la storia di Luca (Luca Jurman) un ragazzo timido che lavora come cameriere al Motown club, un locale che prende il nome dalla famosa casa discografica Motown fondata da Berry Gordy jr nel 1959 dapprima con il nome di Tamla records e poi incorporata come Motown Record Corporation nel 1960 a Detroit. Motore della città questo il significato del neologismo, la Motown creando il motown sound, partendo da una base soul e aggiungendo un’influenza pop, fu attrice dell’integrazione razziale in ambito musicale. 

Recensione dello spettacolo l'Una dell'Altra in scena al Teatro Studio Uno dal 7 al 10 aprile 2016

Semifinalista al Roma Fringe Festival dell’edizione 2015, L’una dell’altra fa tappa al Teatro Studio Uno, e in quel di Torpignattara prendono vita sulla scena piccoli drammi esistenziali, resi leggeri nella forma, ma che ognuno può avvertire come propri, riconoscendosi.

Perché una dell’altra? Perché una dell’altra ha percepito e compreso solitudine e debolezze, perché nell’altra, che è diversa, c’è in realtà lo stesso squarcio d’anima, le stesse insofferenze, affrontate diversamente, eppure entrambe forti, ugualmente invalidanti.

Recensione dello spettacolo Le ragazze di Via Savoia, 31 in scena al teatro Kopò dal 7 al 10 aprile 2016

 

"Ma ecco, la differenza d’oggi è soprattutto questa, che le donne che lavorano

   non si sentono più sole, sanno di esser tante e d’essere una forza"

Sibilla Aleramo, L'Unità, 29 luglio 1959

 

 

Le ragazze di Via Savoia sono quattro, e una l'attrice: i conti non tornano? Tornano e come, e vi spiego come.

Lo spettacolo, diretto da Eugenio Dura, prende ispirazione da un fatto di cronaca realmente avvenuto nella Roma del 1951, un 15 gennaio mattina: centinaia di ragazze sono in lizza per un unico posto di dattilografa, quando la scala su cui attendono il colloquio crolla, ferendone molte e uccidendone una. Un evento drammatico che destò molto scalpore nell'opinione pubblica del tempo, tanto da diventare il soggetto di un film neorealista di Giuseppe De Santis e Cesare Zavattini, Roma ore 11, basato su una indagine di Elio Petri.

Recensione dello spettacolo From Pinocchio in scena al Teatro Planet il 7 e l'8 aprile all'interno del DOIT Festival 2016

Nella civiltà contemporanea, a quanto pare, o ti omologhi o diventi un alienato mentale...un concetto un po' sovietico se applicato a un'ottica culturale democratica come dovrebbe essere la nostra. Comunque, che ci piaccia o no, la situazione al momento sembra essere questa e nulla per molto potrà cambiarla.

From Pinocchio, nei suoi momenti più interessanti (i tre quarti dello spettacolo), parla proprio di questo, soffermandosi su come gli omologati, perfetti e anonimi burattini senza volto, stanno lì a tormentare fin dalla più tenera età, con rimproveri e rimbecchi, i futuri "non allineati" che non riescono a tenere a bada in nessun modo la loro vivacità (dispetti, violenza) e non fanno altro che perdersi in continue fantasticherie (giochi, bugie).

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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